venerdì 25 novembre 2016
Appelli ed iniziative per dire basta. Nel 2016 già 117 vittime. Alfano: reati in calo del 3% ma non ci fermiamo. Boldrini pubblica i nomi di chi la insulta
Francesco: Dio vuole le donne libere e in piena dignità
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Nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne anche papa Francesco interviene. «Quante donne sopraffatte dal peso della vita e dal dramma della violenza! Il Signore le vuole libere e in piena dignità» scrive in un messaggio lanciato via Twitter.

A fargli eco lo stesso presidente della Repubblica. Sergio Mattarella ritorna su quella che ritiene una «violenza inaccettabile» perché rischia di trasformarsi in una «ferita all’intera società». «Eliminarla è un obiettivo che ogni Paese civile deve perseguire con decisione – sottolinea il Capo dello Stato – La violenza, l’abuso, usati come strumento di imposizione, sopraffazione, sono il volto di una visione primordiale dei rapporti».

Stop alla violenza sulle donne. Istituzioni e società civile affilano le armi contro la piaga sociale che ogni anno miete almeno 100 vittime. Uno sportello rosa in tutti i commissariati, 31milioni di euro per i centri antiviolenza, azioni più incisive contro lo stalking e il mobbing.

Nella giornata ricca di dibattiti, incontri, confronti e convegni, la presidente della Camera, Laura Boldrini decide di pubblicare sulla sua pagina Facebook i nomi di chi la insulta in rete. Parole violente, insulti sessisti che ogni giorno arrivano sulla sua bacheca virtuale. «Ho deciso di farlo anche a nome di quante vivono la stessa realtà ma non si sentono di renderla pubblica e la subiscono in silenzio» ha spiegato Boldrini.

E anche se i dati sono in lieve flessione, come ha confermato ieri il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, resta ancora molto da fare. Perchè anche se nell’ultimo anno c’è stato un calo del 3%, le donne morte per femminicidio nel 2016 sono state 117, «quest’ultimo dato – ha aggiunto Alfano – sebbene registri un calo anche nell’ambito di questo fenomeno orrendo, non ci può soddisfare pienamente ed è su questo fronte che ci impegneremo senza risparmiare nulla». Dal 15 novembre 2015 al 15 novembre 2016, infatti, sono diminuiti le lesioni (-11% ), le percosse (-19%), le minacce (-16%), le violenze sessuali (-13%), i maltrattamenti in famiglia (-6 %) e lo stalking - atti persecutori (- 11%).

«La violenza sulle donne non è solo un’aggressione individuale – ha dichiarato il presidente del Senato, Pietro Grasso – Rappresenta anche un’emergenza sociale che obbliga i cittadini e le istituzioni ad apportare il proprio specifico contributo contro la "subcultura dell’indifferenza e dell’omerta"».

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