venerdì 8 marzo 2019
La Caritas crea un fondo per aiutare l'accoglienza e l'integrazione dei migranti che finiscono in strada dopo il decreto sicurezza voluto dal ministro dell'Interno
Ansa

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Un Fondo di solidarietà per gli esclusi dall'accoglienza. Un modo per non arrendersi alle logiche di chi vede nell'immigrazione un problema solo di sicurezza e dare un aiuto concreto a chi rischia di trovarsi in mezzo a una strada. La Caritas ambrosiana lancerà domenica prossima 10 marzo questa nuova iniziativa di solidarietà. Significativo anche il luogo in cui avverrà la presentazione: la platea di Fa la cosa giusta, la fiera del consumo critico che si tiene in questi giorni a MIlano. Il Fondo mira a contrastare le conseguenze del cosiddetto decreto Sicurezza e per aiutare i migranti che, a causa di questa norma, saranno esclusi dall'accoglienza. Il fondo, aperto al contribuito dei cittadini, «sarà destinato in primo luogo agli ospiti al momento presenti nel sistema di accoglienza diffusa della diocesi di Milano, titolari di un permesso di soggiorno, ma che nonostante questo sarebbero costretti a interrompere i percorsi di integrazione già intrapresi».

A seguito dell'approvazione della legge voluta dal ministro dell'Interno, infatti, anche i cammini iniziati rischiano di trovarsi in un vicolo cieco. Esemplare la storia di Marc (nome di fantasia) che a 28 anni porta i segni delle torture subite in Libia mentre, proveniente dalla Nigeria, aspettava di imbarcarsi verso l'Europa. Le violenze subite (ancora oggi cammina zoppicando a causa di un'anca fratturata dalle percosse) avevano spinto i giudici a concedergli la protezione umanitaria. Ciò gli aveva consentito di iniziare, dopo un periodo di formazione in un centro di accoglienza, un tirocinio come autista di muletto. Tutto questo ora è a rischio. E come quella che coinvolge Marc sono centinaia le buone pratiche di accoglienza il cui risultato è incerto.

Per questo Caritas ambrosiana, come annunciato insieme a tutte le altre Caritas diocesane della Lombardia, ha deciso di intervenire. I beneficiari del fondo saranno, almeno in un primo momento, circa 200 persone ora ospitate nel sistema di accoglienza diffusa della diocesi, con un permesso di soggiorno.

«Sappiamo - ha detto il direttore di Caritas Ambrosiana, Luciano Gualzetti, - che questo gesto non risolverà il problema, ma vogliamo dare una risposta negli interessi, in primo luogo, dei nostri ospiti, ma anche delle comunità che si troverebbero a fare i conti con persone giovani destinate nella migliore delle ipotesi ad alimentare il mercato del lavoro nero».

Al Fondo di solidarietà per gli esclusi dall'accoglienza potrà contribuire chi vuole nelle modalità sotto indicate.

Ecco come Contribuire

Con Carta di Credito

Sul sito www.caritasambrosiana.it

IN POSTA

C.C.P.n. 000013576228 intestato Caritas Ambrosiana Onlus - Via S. Bernardino 4 -20122 Milano.

CON BONIFICO

C/Cpresso il Credito Valtellinese, intestato a Caritas Ambrosiana Onlus IBAN:IT17Y0521601631000000000578 - BIC BPCVIT2S

C/Cpresso la Banca Popolare di Milano, intestato a Caritas Ambrosiana OnlusIBAN:IT82Q0503401647000000064700

C/Cpresso Banca Prossima, intestato a Caritas AmbrosianaOnlus IBAN: IT97Q0335901600100000000348

C/Cpresso Banca Popolare Etica, intestato a Caritas Ambrosiana Onlus IBAN:IT33R0501801600000011015450

C/Cpresso Banca Mediolanum intestato a Caritas Ambrosiana Onlus IBAN:IT93T0306234210000001740731

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