
Agenzia Romano Siciliani
La settimana di Trieste nero su bianco. «Chi c’era ritroverà parole che ha sentito, amato e accudito. Chi non c’era potrà sorprendersi di quello che è stato», sintetizza Elena Granata, vicepresidente del comitato delle Settimane sociali. E così Al cuore della democrazia arriva in libreria, per un editore prestigioso (Il Mulino) che in un formato anche abbastanza agile (201 pagine per l’esattezza) ripercorre nei suoi contenuti principali lo spirito della settimana sociale di Trieste. La pubblicazione, a cura del comitato scientifico, ripercorre gli snodi principali di quelle giornate (dal 3 al 7 luglio dello scorso anno), innanzitutto i tre “pilastri” fondamentali costituiti dagli interventi del presidente della Cei, il cardinale Matteo Zuppi, quello di papa Francesco, nella giornata conclusiva, e quello di Sergio Mattarella, all’inizio degli incontri. Un intervento, quest’ultimo, che monsignor Luigi Renna, vescovo di Catania e presidente del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane sociali, definisce «eccezionale» già per il sol fatto che era la prima volta che il capo dello Stato interveniva alla settimana sociale dei cattolici. Ma anche nei contenuti: «Una lezione, più che un messaggio, della quale va trattenuta soprattutto l’idea di libertà come diritto fondamentale alla base della democrazia, le tensione all’Europa, e l’idea che non può esistere una democrazia della maggioranza, perché la democrazia è di tutti», sintetizza Renna. Poi papa Francesco e «il suo invito a occuparsi del cuore ferito dall’esclusione e a sentirsi parte di un progetto comunitario». Un intervento reso ancor più memorabile dall’«aver scoperto poi che era alla fine dei suoi giorni», riflette Granata. Infine, Zuppi, «che in una terra di frontiera come Trieste, scelta non caso, ha sottolineato la scelta preferenziale per i poveri, e la necessaria solidarietà che rende la Chiesa credibile, perché si prende cura delle persone, oltre le vuote parole», dice ancora monsignor Renna.
Ma nero su bianco sono state messe anche le relazioni delle assemblee plenarie di Filippo Pizzolato, Michele Nicoletti, Annalisa Caputo e Mara Gorli. Come anche le meditazioni spirituali di Sabino Chialà, Isabella Guanzini e Arianna Rotondo, «che possono essere utilizzate anche per esercizi spirituali», sottolinea Renna a rimarcare il nesso profondo della settimana sociale con la vita della Chiesa.
Un “metodo Trieste” ricordato da Elena Granata che ha dato vita anche a un confronto oltre gli schieramenti con la “Rete di Trieste”. A sfogliare le parole più comuni, e spesso dimenticate, trasferite nel testo («servire, dialogo, ponti, cura») ricordano anche i primi interventi di questo pontificato che nel frattempo si è avviato. Dialogo innanzitutto nella Chiesa stessa. «Una domanda di comunità, abbiamo riscontrato, una domanda di legame, nelle famiglie, fra generazioni, fra laici e consacrati», annota Elena Granata, che parla di «fine del pre-politico, perché abbiamo capito che tutto è politica, dall’impegno in una corsia di ospedale, a quello in famiglia».
Un grande grazie per il lavoro svolto viene dal cardinale Zuppi. Che assicura come anche Mattarella sia rimasto «molto colpito dal clima che ha trovato a Trieste, dai tanti giovani: è stato un po’ un anticipo del Giubileo della Speranza. Gioia di ritrovarsi, voglia di comunità. C’era tanta Chiesa, tanta comunità, la Chiesa in fondo è proprio questo. Continuate a stare in piazza e a rendere la piazza comunità, in un Paese in cui il 36% dei nuclei familiari è costituito da una persona sola», ricorda il presidente della Cei, che invita anche a far tesoro degli 80 anni che ricorrono dalla fine della seconda guerra mondiale, «il contrario di tutto questo».
Perché, come ricorda Sebastiano Nerozzi, segretario del comitato, «la Settimana sociale non è un evento, ma un processo, che continua». In tutte le regioni si intendono replicare le “piazze della democrazia” e i “villaggi delle buone pratiche”. Ed ecco i prossimi appuntamenti di questo cammino formativo individuale e collettivo. Nei prossimi giorni verranno messi in rete, sul sito - annuncia Nerozzi -, i risultati dei laboratori, che verranno presentati l’11 giugno in una diretta online. «Il 12 giugno saremo poi a Reggio Calabria, il 21 giugno a Loreto». Infine, il 25 giugno il confronto approderà nei Palazzi delle istituzioni, alla Camera dei deputati, con un incontro promosso dalla vicepresidente Anna Ascani.
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