mercoledì 19 maggio 2010
Heather Barnett, 48 anni, che abitava a pochi passi dal giovane, venne uccisa nel 2002. Fu trovata dai due figli, era stata mutilata. In Italia è indagato per la brutale fine della ragazza diciassettenne.
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Danilo Restivo, l’uomo indagato in Italia per l’omicidio della studentessa potentina Elisa Claps, è stato arrestato ieri mattina dalla polizia inglese di Bournemouth per l’omicidio della sarta inglese Heather Burnett. La polizia scientifica inglese avrebbe trovato sulla scena del delitto il Dna misto di Restivo e della vittima. Il Dna è stato prelevato all’uomo su mandato della Procura di Salerno che indaga sul caso Claps. Le autorità britanniche hanno 72 ore dal momento dell’arresto per confermare la misura o per rilasciare l’indagato. Una dozzina di agenti sono arrivati ieri alla casa di Restivo alle 6.30 e un’ora dopo l’uomo è stato portato alla stazione di polizia. L’operazione è stata condotta dalla squadra investigativa del Dorset, guidata da sovrintendente Mark Cooper. Heather Barnett, 48 anni, che abitava a pochi passi da Restivo, fu uccisa il 12 novembre 2002. Fu trovata dai due figli, 11 e 14 anni, di ritorno da scuola. Era stata mutilata e in una mano teneva una ciocca di capelli. Scoprire ora a chi appartengono i capelli, che non sono di Heather o di Elisa, è una priorità per gli agenti. Infatti gli inquirenti avrebbero stabilito che diverse donne hanno dichiarato di essersi accorte, sia a Bournemouth che a Potenza, che qualcuno ha rubato loro ciocche di capelli, mentre viaggiavano in autobus. Le indagini, che avevano visto Restivo fermato già due volte, erano finite nel nulla fino a dopo il ritrovamento del corpo di Elisa Claps. Parlando davanti alla stazione di polizia di Bournemouth, Cooper ha detto ieri che nella residenza dell’italiano si svolgerà «un esame completo» da parte della polizia scientifica e ha aggiunto che la famiglia della donna uccisa nel 2002 viene tenuta informata di tutti gli sviluppi «in questo momento difficile». L’abitazione di due piani in Chatsword Road, dove Restivo vive con la moglia Fiamma Giannini ed i figli grandi della donna, sarà sottoposta ad un esame molto accurato. Per lavorare senza essere disturbati, gli agenti stanno realizzando un ponteggio e copriranno la visuale con una grande tenda.Ben Barnett, fratello di Heather, durante una visita ai familiari di Elisa lo scorso 8 maggio a Potenza, aveva ricordato che la vicenda del ritrovamento della ragazza ha riportato all’attenzione dell’opinione pubblica inglese anche l’omicidio di sua sorella. «Ho ancora speranze che l’assassino di mia sorella venga arrestato - ha detto -. Lo spero non solo per la mia famiglia ma anche per evitare che quella mano possa colpire ancora».«Qualcosa si sta muovendo e noi siamo soddisfatti»: così i legali della famiglia Claps hanno commentato la notizia del fermo di Restivo. «Avere il Dna - ha detto l’avvocato Giuliana Scarpetta - non è poco. Dopo i pubblici proclami di Danilo Restivo, che si diceva pronto a fornirlo, gli investigatori inglesi sono stati costretti a prelevarlo. Questa svolta ci rende soddisfatti e per ora attendiamo l’esito».
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