venerdì 14 luglio 2023
Quest'anno gli incassi potrebbero superare i 35 milioni di euro
Turisti all'interno del Duomo

Turisti all'interno del Duomo - Fotogramma

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Un anno record. È il 2023, nel quale il Duomo di Milano potrebbe registrare oltre 35 milioni di euro incassati. Basta anche solo questo dato per dare il senso di questa grande realtà di cultura, arte, storia e di fede condivisa che da tempo è ormai una delle più note e ricercate al mondo.

La “cartolina” di Milano, come si diceva un tempo, l’icona del turismo di oggi. Così come è emerso dalle parole di Fulvio Pravadelli, direttore generale della Veneranda Fabbrica del Duomo che, nella presentazione del progetto di fruizione virtuale del Complesso monumentale della Cattedrale, “Duomo 4.0”, è tornato su “numeri” che già dicono tutto. «Tra gennaio e giugno di quest’anno più di un milione e mezzo di turisti sono entrati in Duomo, con un incremento del 30% rispetto alla prima metà del 2022», ha detto, infatti, Pravadelli. E se non vi e dubbio che anche le masse che affluiscono nella “Casa di tutti i milanesi”, rientrino nel trend più generale che ha visto l’arrivo in città, da gennaio ad aprile 2023, di 2,5mln di visitatori (3,5 considerando l’hinterland), è altrettanto certo che la meraviglia dalle 3400 statue, dalle centinaia di guglie, forse attiri anche per un surplus d’anima. Quello della sua storia che affonda nei secoli e si intreccia indissolubilmente alla città, sia sacra che profana.

Insomma, “la gran macchina del Duomo”, come la definisce Manzoni nei Promessi Sposi, continua a stupire, secondo quanto conferma il direttore della Veneranda Fabbrica, fondata nel 1387.

«Il bilancio dei primi sei mesi di quest’anno è molto buono con un incremento alto. Il 70% dei turisti è rappresentato ancora da stranieri, però stiamo lavorando anche sul turismo di prossimità”.

Tornati ai livelli pre-Covid, superata una fase di riavvio comprensibilmente non facile né immediata, si è ripartiti alla grande, in modo, sottolinea Pravadelli, che adesso «si può arrivare a obiettivi mai raggiunti in passato e, quindi, superare abbondantemente i 35 milioni di euro di entrate entro fine anno se dovessimo continuare su questa strada, come ci auguriamo». Anche perché non si tratta unicamente di bilanci virtuosi e in crescita, ma di un «un risultato importante che ci consentirebbe di continuare con i restauri, che rappresentano la nostra missione fondamentale. Il turismo per noi è una fonte di finanziamento che ci consente di mantenere il Duomo bello e affascinante».

E le iniziative per incrementare questo fascino non mancano, anche ora nei mesi estivi che propongono, ad esempio, l’apertura, i giovedì sera, delle terrazze accompagnata da un intrattenimento musicale che raduna diverse centinaia di persone a ogni appuntamento. Inoltre, puntualizza di direttore generale, «abbiamo lavorato sul prezzo del biglietto, avendo la possibilità di farlo senza esagerare, aumentandolo del 15%-20%». Poi, naturalmente ci sono le grandi iniziative, ormai istituzionali, come “Adotta una guglia”, e “Adotta una statua” che consentono ad aziende e privati di finanziare il restauro di uno dei manufatti marmorei e di porre, come segno di riconoscenza, il proprio nome in calce.

E, ancora, le visite in 3D, la possibilità di accedere alla webcam posta ai piedi della Madonnina per vedere una Milano dalla bellezza straordinaria tra guglie e skyline e, oggi, l’inedito “Duomo 4.0”.Un tempio ininterrotto che, proprio per la sua fragilità non solo strutturale, abbisogna di attenzione, monitoraggio e cure continue, come testimonia anche il restauro del grande organo con le sue 15.800 canne, avviato nel marzo 2019 e che la settimana prossima entrerà in una ulteriore avanzamento della fese dei lavori.

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