mercoledì 5 agosto 2020
Una donna ha chiamato la polizia fingendo di ordinare la pizza a domicilio. Il colloquio del presidente del Consiglio con l'agente Tripodi
L'agente Tripodi

L'agente Tripodi - Polizia di Stato

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Vincenzo Maria Tripodi è un ragazzo calabrese di 27 anni e, da quando era bambino, ha sempre sognato di diventare un agente di Polizia. Una volta vinto il concorso, da Reggio Calabria è andato alla scuola di Polizia di Peschiera del Garda per il corso di formazione e, a dicembre, ha ottenuto il suo primo incarico a Torino. Lo hanno assegnato alla centrale operativa della Questura ed era di turno anche domenica sera, quando è arrivata l'insolita telefonata di una donna dall'accento sudamericano: «Buonasera, vorrei ordinare una pizza...».

Contemporaneamente sul monitor del computer è comparsa l'annotazione dell'operatore del numero unico di emergenza Uno Uno Due, che segnalava la chiamata come «possibile richiesta di aiuto». A quel punto Vincenzo ha messo in pratica il protocollo per la gestione dei casi di emergenza: «Le ho domandato se fosse consapevole di aver contattato la Polizia e, dopo il primo "sì", le ho chiesto se stesse bene. Ma la risposta è stata negativa».

Come Tripodi aveva intuito, si trattava di una angosciante richiesta di aiuto. La donna, ha ricostruito poi la Polizia, era stata malmenata, insieme al figlio di 10 anni, dal compagno che la "accusava" di avere rotto il televisore. A quel punto, la prontezza di Tripodi, durante la conversazione della vittima con la sala operativa della Questura, è stata fondamentale per non far sospettare nulla al picchiatore. Tanto che, quando ha sentito suonare il campanello alla porta dell'appartamento, l'uomo ha aperto senza problemi, credendo che si trattasse del ragazzo che doveva consegnare la pizza. E invece si è trovato davanti i poliziotti che lo hanno arrestato.

La vicenda, rilanciata sul canale social "Agente Lisa" della Polizia di Stato, ha fatto subito il giro del web, riscuotendo apprezzamento e condivisioni. E ieri, col giovane poliziotto ha voluto congratularsi anche il presidente del Consiglio, che ha telefonato a Tripodi per ascoltare direttamente dalla sua voce come si sono svolti i fatti.

Ecco la trascrizione del colloquio telefonico fra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e l'agente Tripodi, raccolta e diffusa dalla Polizia di Stato

CONTE: COME HA FATTO A CAPIRE CHE DIETRO LA TELEFONATA CI FOSSE UNA RICHIESTA DI AIUTO?

TRIPODI: Ho ribadito il fatto che stesse parlando con la Polizia di Stato, la donna ha confermato la richiesta della pizza, quindi le ho chiesto se stesse bene, mi ha risposto di no. Da questi elementi ho capito che non era un errore.

CONTE: COSA HA RIFERITO ALLA VOLANTE?

TRIPODI: Indirizzo, via citofono e la presenza di un minore.

CONTE: IN QUANTO È INTERVENUTA LA VOLANTE?

TRIPODI: Immediatamente.

CONTE: DURANTE LA CHIAMATA LA VIOLENZA ERA IN ATTO?

TRIPODI: Si, la violenza era in atto, arrivati in casa il bambino piangeva e la moglie era in shock.

CONTE: DA QUANTO È A TORINO?

TRIPODI: 6 mesi.

CONTE: DI DOVE SEI ORIGINARIO?

TRIPODI: Reggio Calabria

CONTE: COME È TORINO, È BELLA, ORDINATA?

TRIPODI: È una città all’avanguardia che fornisce molti servizi e opportunità per i giovani.

CONTE: SEI FIDANZATO?

TRIPODI: Si, convolerò a nozze a settembre.

CONTE: ANCORA GRAZIE PER QUANTO HA FATTO.

TRIPODI: È il nostro dovere servire i cittadini, qualsiasi collega avrebbe fatto lo stesso.

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