martedì 28 settembre 2021
Per confrontarsi e lavorare a una carta negoziale sui cambiamenti climatici in vista della Cop26 di Glasgow
Greta Thunberg e Vanessa Nakate

Greta Thunberg e Vanessa Nakate - Reuters

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Seria, concentrata. E forse anche un pochino arrabbiata. Greta Thunberg è arrivata al Mico di Milano per le iniziative collegate alla PreCop26 dedicata ai giovani. In coda per il tampone e presa d'assalto dai giornalisti ha replicato solo ad alcune domande. " Sulla crisi climatica "dai leader mondiali sentiamo solo parole, bla bla bla. Le emissioni continuano ad aumentare. Possiamo invertire questa tendenza, ma serviranno soluzioni drastiche. E dato che non abbiamo soluzioni tecnologiche, vuol dire che dovremo cambiare noi. Non possiamo più permettere al potere di decidere cosa sia la speranza. La speranza non è un qualcosa di passivo, non è un bla bla bla. La speranza vuol dire la verità, vuol dire agire. E la speranza viene sempre dalla gente. Noi vogliamo giustizia climatica, e la vogliamo ora".



Milano si è trasformata nella capitale del clima: per cinque giornate lì si decide il futuro (climatico) del Pianeta con i due eventi internazionali Youth4Climate e Pre-Cop26. Incontri, dibattiti e agende che precedono la Cop26, la 26esima Conferenza delle Parti sul Cambiamento Climatico, che si terrà dal 31 ottobre al 12 novembre a Glasgow e che sarà l’occasione per definire le ultime regole tecniche per il funzionamento dell’Accordo di Parigi su monitoraggio e verifica degli impegni assunti per ridurre le emissioni contro il cambiamento climatico.

Daniela Fassini



Tutti gli occhi (e le speranze) sono intanto puntati su Youth4Climate, la conferenza del giovani sul clima: un evento nuovo, con oltre 400 ragazzi tra i 15 e i 29 anni provenienti da tutto il mondo (due per Paese), che discuteranno della crisi climatica e di come affrontarla. L’Italia è rappresentata dagli attivisti Federica Gasbarro e Daniele Guadagnolo. Le prime due giornate saranno dedicate ai gruppi di lavoro, mentre il terzo giorno si terrà un dibattito tra i giovani e i ministri partecipanti alla Pre-Cop26. Le proposte che saranno avanzate dai giovani saranno messe a disposizione dei successivi negoziati internazionali relativi all’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. «Non faremo sconti – anticipano gli attivisti del movimento Fridays for Future, in polemica con i due grandi eventi milanesi – non siamo stati invitati ma soprattutto non hanno ascoltato le nostre richieste».

Daniela Fassini


Ad agosto è stato pubblicato il rapporto 'Climate change 2021' a cura del Gruppo intergovernativo delle Nazioni Unite di esperti sul cambiamento climatico ( Ipcc-Intergovernmental Panel on Climate Change): i dati sono drammatici. «La crisi climatica è già qui! Lo abbiamo visto quest’estate con gli incendi e le ondate di caldo, lo dicono gli scienziati da ormai 50 anni – sostengono i giovani attivisti –. Minore è l’aumento della temperature minori saranno le vittime di questa crisi. La Terra si sta già riscaldando. Nell’accordo di Parigi del 2015, i paesi si sono impegnati a perseguire sforzi ambiziosi per limitare l’aumento della temperatura globale ben al di sotto gli +1,5°C». Nella due giorni milanese a loro dedicata, i giovani lavoreranno in particolare intorno a quattro temi: giovani a guida dell’ambizione climatica, ripresa sostenibile, coinvolgimento degli attori non governativi, società più consapevole delle sfide climatiche.

Daniela Fassini



Questa mattina sono presenti anche i ministri italiani della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, e dell’Istruzione, Patrizio Bianchi. Mercoledì il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. Giovedì 30, i giovani della conferenza presenteranno il loro documento finale sul clima all’apertura della Pre-Cop26, con Sergio Mattarella e Mario Draghi, e interverranno da remoto anche il premier britannico, Boris Johnson, e il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres. I lavori della Pre-Cop26 proseguiranno i due giorni successivi, venerdì 1 ottobre e sabato 2 ottobre. Parteciperanno i ministri dell’Ambiente di una cinquantina di Stati e rappresentanti dell’Onu e delle sue agenzie ambientali. Ma venerdì 1 ottobre Greta sarà in Piazza Duomo, con i suoi seguaci: «Penso che gli adulti rendano le cose più complicate di quelle che sono in realtà» aveva detto in un’intervista prima di partire per Milano.

Daniela Fassini

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