martedì 31 marzo 2020
Presentato il nuovo ospedale specializzato nella terapia intensiva, che Regione Lombardia assieme a Fondazione Fiera e a tante altre realtà del territorio in soli 10 giorni
La visita dell'arivescovo Delpini al nuovo ospedale allestito in Fiera a Milano

La visita dell'arivescovo Delpini al nuovo ospedale allestito in Fiera a Milano - Ansa

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Presentato oggi a Milano, negli spazi di Fiera Milano al quartiere Portello, il nuovo ospedale specializzato nella terapia intensiva, che Regione Lombardia assieme a Fondazione Fiera e a tante altre realtà del territorio hanno realizzato a tempo di record – solo 9 giorni – come plesso essenziale per rispondere all’emergenza Covid-19. Il tutto anche grazie ai tanti benefattori, piccoli e grandi, che hanno donato più di 70 milioni di euro per la realizzazione del progetto.

"Lunedì saranno attivati i primi posti letto", ha detto l'assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, spiegando le tempistiche operative del nuovo nosocomio, che a tutti gli effetti diventa un padiglione distaccato del Policlinico di Milano. In futuro sarà dismesso ma non è detto, perché questo polo potrebbe diventare un punto di riferimento per tutto il Nord Italia.

"Potenzialmente saranno 350 posti, abbiamo acquistato ventilatori per quel numero – ha detto ancora Gallera -. Inizieremo ad aprire lunedì i primi moduli anche perché c’è il tema della formazione del personale. La Lombardia non si è mai arresa anche quando sembrava che non ci fosse più spazio fisico per le terapie intensive abbiamo detto che dovevamo provare a dare un po’ di speranza, realizzando in un luogo dove si fanno le fiere un luogo di vita".

Quindi nella fase iniziale, ossia tra domenica e lunedì, "si partirà con 24 posti" e quando sarà completato il "primo blocco, si arriva poi a 53 posti" e la seconda e terza fase porteranno ad avere altri 104 e 48 letti di terapia intensiva, per un totale di 205 posti, ha illustrato il progetto il direttore generale del Policlinico Ezio Belleri. "Le decisioni su quali pazienti andranno in questa struttura - ha chiarito - verranno prese dal coordinamento regionale".

In una fase iniziale, ha detto ancora Belleri, "la struttura prenderà i pazienti che non trovano letti in altre strutture", ma poi successivamente potrebbero essere anche trasferiti nel nuovo centro pazienti di altri ospedali. Per esempio, per farsi sì che le sale operatorie ora riadattate a terapie intensive negli ospedali Covid-19 possano tornare in funzione per la cura di persone affette anche da altre patologie.

La visita dell'arivescovo Delpini al nuovo ospedale allestito in Fiera a Milano

La visita dell'arivescovo Delpini al nuovo ospedale allestito in Fiera a Milano - Ansa

Un centro, quello in Fiera, che a pieno regime avrà come personale effettivo 900 persone in tutto tra medici, infermieri e collaboratori. "Un ospedale molto grande a tutti gli effetti", ha sottolineato Belleri. All'inizio era stato detto che i posti di intensiva in Fiera sarebbero stati 400, oggi invece è stato spiegato che saranno la metà, 200: "I posti inizialmente sono stati definiti 400 - ha spiegato il presidente di FondazioneFiera Enrico Pazzali - aveva disegnato un layout da 400 posti, ma era un ospedale da campo", poi grazie al confronto con colleghi come quelli del gruppo di Guido Bertolaso "abbiamo raffinato il progetto" che "è stato cambiato in corsa 5 o 6 volte".

Con i suoi 200 posti, comunque, "credo che - ha spiegato ancora Pazzali - sia il reparto di intensiva più grande in Italia e credo d’Europa".L'ospedale realizzato in Fiera a Milano "sarà il simbolo della battaglia vinta contro il coronavirus e il simbolo della ripresa della nostra regione", ha concluso il governatore della Lombardia Attilio Fontana, precisando che, nonostante il calo dei parametri epidemiologici che descrivono l’andamento della malattia negli ultimi giorni, "non abbiamo ancora vinto niente per cui non diffondiamo troppo entusiasmo. La gente deve stare a casa perché solo così potremo vincere".

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