martedì 27 giugno 2023
Il Cdm licenzia il disegno di legge presentato dal ministro Salvini. "Alcolock" per guidatori recidivi, patente sospesa per uso del cellulare, regole per i monopattini e no alla "giungla di autovelox"
"Tolleranza zero" per droga e alcol al volante
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La bozza con la stretta alle norme sulla circolazione stradale sarebbe dovuta atterrare sul tavolo del Consiglio dei ministri giovedì scorso, ma per impegni della premier Giorgia Meloni si era deciso di rinviarne la discussione. Ma ieri il disegno di legge da tempo caldeggiato dal vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini e messo a punto dai tecnici del Mit è stato licenziato dal Cdm. Insieme al ddl, il governo ha dato semaforo verde alla delega per la riforma dell’intero Codice della strada, con l’obiettivo di una «riscrittura» del testo per renderlo più «breve», coordinare le disposizioni vigenti e adeguarle alle norme europee. In conferenza stampa, al termine del Cdm, il ministro Salvini sottolinea «l'assoluto giro di vite, con tolleranza zero, per chi guida in stato di ubriachezza o sotto effetto di droghe. Nel codice della strada abbiamo messo l’educazione stradale, la prevenzione, i controlli e poi sanzioni pesanti per chi sbaglia, arrivando alla revoca a vita della patente per i recidivi». Quindi, prosegue, «il messaggio molto chiaro è: se ti stronchi di canne o ti impasticchi, o sniffi a tempo perso e ti metti al volante, io ti ritiro la patente e fino a 3 anni non la rivedi più».

La stretta del ddl
Il testo licenziato dal Cdm (e che, ricordiamo, dovrà ora passare al vaglio del Parlamento, che potrà emendarlo e modificarlo) è di 25 pagine. Contiene 18 articoli, suddivisi in 5 titoli, che si propongono di coniugare prevenzione, educazione stradale e repressione. L’obiettivo di fondo, annota il Mit, è quello di «rendere le strade più sicure, proteggere gli utenti più deboli della strada come ciclisti e motociclisti, razionalizzare la giungla normativa, nonché dare regole per la nuova mobilità». In diverse norme, la “tolleranza zero” salviniana si concreta nell’aggiunta della misura della sospensione della patente, laddove finora erano previste decurtazioni di punti. Dopo il tragico incidente causato a Roma da un Suv Lamborghini noleggiato da un youtuber ventenne, i giovani neo patentati non potranno guidare auto di grossa cilindrata per i primi tre anni (oggi è un anno).

Alcol e droga, blocco per i recidivi
Il titolo primo del ddl prevede nuove misure di contrasto per chi si mette alla guida drogato o ubriaco, con particolare severità per i recidivi. Non viene introdotto alcun ritocco agli attuali limiti alcolemici. Tuttavia, il tasso di alcol nel sangue deve essere pari a zero per chi è già stato condannato per guida in stato di ebbrezza. Con l’obbligo di montare il cosiddetto alcolock: un dispositivo elettronico per auto di nuova generazione, che funziona come un mini-etilometro impedendo l’accensione in caso di valori alterati. Invece, nel caso di stupefacenti, una volta fermati basterà risultare positivi al test rapido per far scattare la revoca della patente e il divieto di conseguirla per tre anni. Inoltre, un minorenne che guida senza patente e ubriaco o drogato, non potrà prendere la patente fino a 24 anni.

Ciclisti e monopattini

Chi va in bici sarà più tutelato in caso di sorpassi, perché per auto e moto sarà obbligatoria la distanza di un metro e mezzo. Riguardo ai monopattini, quelli a noleggio si bloccheranno se circoleranno in aree non consentite. Arriva pure l’obbligo di targa, assicurazione (sanzioni fino a 400 euro) e casco. E quelli privi di frecce e di freno su entrambe le ruote rischiano multe fino a 800 euro.

Stop per cellulare alla guida

Per chi viene pizzicato a guidare contromano o a usare il cellulare mentre è al volante, scatta la sospensione breve della patente (da 7 giorni fino a 20), se si hanno meno di 20 punti sulla patente.

Educazione stradale
Ci sono poi sanzioni severe per la sosta selvaggia, modifiche per rendere sicuri i passaggi alivello ferroviari, nuove norme sulle ztl, l’uso delle “safety car” in caso di incidenti stradali e un’educazione stradale “premiale”per i ragazzi, con un bonus di 2 punti patente futuri per chi frequenta corsi a scuola.

No a giungla autovelox
Infine, i misuratori di velocità dovranno essere omologati per evitare truffe. Usarli per fare cassa, come avviene in molti comuni, «non sarà più possibile», avverte Salvini, «il cdm ha dato mandato al ministero delle Infrastrutture di emanare un regolamento per mettere ordine nella giungla degli autovelox». Il Mit lavora a «una omologazione nazionale, per evitare l'anarchia dell'autovelox fai da te», comprese quelle situazioni «dove improvvisamente la velocità scende da 90 chilometri a 50 chilometri», pericolose per l’incolumità pubblica.

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