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Silvia Salis, sindaco di Genova, durante la prima seduta del consiglio comunale nella Sala rossa di palazzo Tursi. - ANSA
Si è autosospeso da Fratelli d’Italia Sergio Gambino, consigliere comunale di minoranza a Genova, ma nelle legislature passate (con Bucci e poi Piciocchi) assessore a Sicurezza, Polizia Locale, Protezione civile, Mobilità e Trasporti. Ma finito ora al centro di una vicenda ancora da chiarire secondo la Procura di Genova che lo ha indagato, si spiega in un comunicato diffuso dalla Questura, per “indebite rivelazioni di segreti di ufficio riguardanti la diffusione, in prossimità delle elezioni comunali, di notizie inerenti un procedimento penale riguardante un sinistro stradale in cui è stata coinvolta la candidata alla carica di sindaco”; di fatto un presunto tentativo di dossieraggio, che sarebbe stato svolto insieme al comandante della polizia locale, Gianluca Giurato. Il riferimento è a un incidente stradale e all’investimento di un pedone, prima di entrare in politica, da parte di Silvia Salis, eletta sindaca per il centrosinistra alle ultime elezioni. La Procura fa sapere di indagare pure su presunti “episodi di asservimento delle proprie funzioni da parte dell’ex assessore, in favore di quattro imprenditori”, per la trattazione di pratiche amministrative inerenti i settori dei pubblici spettacoli, della viabilità, del trasporto pubblico, nonché sugli appalti per l’accoglienza di persone socialmente vulnerabili, in particolare minori stranieri non accompagnati. Appalti che, secondo l'accusa, l'imprenditore Luciano Alessi avrebbe ricevuto in affidamento diretto per un valore di 1,6 milioni (in cambio, sostengono gli investigatori, avrebbe versato alla Dentaland, società intestata alla moglie di Gambino, circa 100mila euro).
Vicenda giudiziaria che ha scosso Genova alla vigilia del primo consiglio comunale con Salis prima cittadina, dove Gambino era regolarmente presente. Poco prima, tramite il suo avvocato Rachele De Stefanis, aveva annunciato l’autosospensione soltanto da FdI (è passato al gruppo misto), «certo di poter fornire la prova della correttezza di ogni mio comportamento, che deriva dal profondo rispetto che nutro per le persone e per i valori fondanti del partito stesso». Resta consigliere comunale «per adempiere, con la trasparenza che mi ha sempre contraddistinto, al mandato che i cittadini mi hanno conferito».
Immediate le reazioni in una città che non ha ancora del tutto smaltito l’inchiesta sull’ex governatore Toti, causa delle elezioni anticipate in Regione e a Genova dove Piciocchi era stato reggente dopo l’elezione di Bucci in Regione. Poche ore dopo la notizia dell’indagine la Salis ha tenuto una conferenza stampa con l'assessore Viscogliosi (ora responsabile della Polizia locale) e il vicesindaco Terrile definendo «gravissimo» il fatto, qualora venisse confermato. Da Roma Nicola Fratoianni di Avs ha commentato: «Allucinante opera di dossieraggio e omertà che circonda il partito di Meloni. L’autosospensione è una mossa propagandistica e senza effetti. Che meschinità». Marco Bucci, che da sindaco aveva avuto Gambino assessore, ha detto invece: «In otto anni non ho mai commentato attività giudiziarie, non lo farò ora. Ho massima fiducia nella giustizia e continuerò ad avercela». Di «fulmine a ciel sereno» ha parlato il coordinatore ligure di FdI, Matteo Rosso, che si augura che Gambino dimostri estraneità alle accuse. In tutto ciò ha preso il via la nuova legislatura a trazione centrosinistra. Salis ha affermato di voler scrivere «una nuova pagina per Genova» e far cambiare idea con i fatti a chi non l’ha scelta. Ha citato la sua storia nello sport: «So cosa vuol dire cadere e rialzarsi. Lo sport educa e unisce». E promesso che su questo farà molto per la città. Un inizio che è stato con qualche polemica in casa Pd: Monica Russo, esclusa della giunta, ha votato scheda bianca per il presidente del Consiglio (eletto Claudio Villa): «Con me sono escluse le periferie».