martedì 27 febbraio 2024
Laureata in ingegneria, ha vissuto e lavorato per anni all'estero dove si è occupata di energia ed evoluzione digitale. Parla quattro lingue, compreso il sardo
Alessandra Todde

Alessandra Todde - ANSA

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La nuova governatrice della Sardegna, la prima donna in questo ruolo, vincitrice per un soffio delle elezioni regionali di domenica 25 febbraio, Alessandra Todde, classe 1969, è nuorese. Laureata in ingegneria, ha vissuto e lavorato per anni all'estero dove si è occupata di energia ed evoluzione digitale. Parla quattro lingue, compreso il sardo.

Rientrata in Italia nel 2018, è diventata amministratrice delegata di Olidata dal 13 luglio 2018 al 19 aprile 2019, quando si è dimessa per candidarsi alle elezioni europee del 2019 come capolista del Movimento 5 Stelle, senza tuttavia essere eletta. A dicembre 2018 è stata nominata tra le Inspiring Fifty italiane, riconoscimento alle 50 donne italiane considerate più influenti nel mondo della tecnologia. Sottosegretaria nel governo Conte II (dal settembre 2019 al 13 febbraio 2021) e viceministra dello Sviluppo economico dal marzo 2021 all'ottobre 2022 nel governo Draghi. Numerose le vertenze industriali sarde sul suo tavolo durante gli anni al governo.

Nelle ultime elezioni politiche è stata eletta deputata per il Movimento 5 Stelle ed fino all’11 dicembre scorso è stata anche una dei vicepresidenti dei pentastellati, carica lasciata per tentare di diventare la prima presidente donna della Regione Sardegna. Nell’attuale legislatura è componente della decima Commissione Attività produttive, commercio e turismo e segretaria della Commissione parlamentare per il contrasto degli svantaggi derivanti dall'insularità.

Il programma di Alessandra Todde - sostenuta da dieci liste - è composto da dieci assi programmatici, divisi in cinque pilastri e tre azioni progettuali, che partono dal rifondare la sanità regionale smantellata in questi anni fino ad una politica più oculata sui progetti di sfruttamento delle rinnovabili sull’isola a partire dall’eolico.

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