giovedì 15 novembre 2018
Dopo le campagne no vax, gli esperti del ministero della Salute studiano incentivi nei concorsi pubblici per chi si immunizza contro il morbillo. Ma non era meglio lasciare l'obbligo?
Se ti vaccini ti do l'«aiutino»
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Ti vaccini contro il morbillo? Ti diamo un aiutino nei concorsi pubblici... E' la surreale ricetta allo studio degli esperti del Ministero della Salute, con il coinvolgimento anche di altri ministeri, per incentivare gli adolescenti e i giovani adulti ad adottare misure preventive contro le malattie epidemiche. Dopo le campagne politiche no vax, arriva dunque lo zuccherino - come quello che una volta si dava ai bambini per inghiottire il siero antipolio: le misure nell'ambito del nuovo piano per l'eliminazione del morbillo potrebbero prevedere ad esempio incentivazione in collegamento con il sistema dei concorsi pubblici e del percorso universitario e accordi con le federazioni sportive per la vaccinazione dei giovani atleti.

L'obiettivo è far leva non sulla obbligatorietà dell'immunizzazione, bensì su incentivi collegati all'accesso ai concorsi pubblici oppure al percorso universitario. Ma se i vaccini "fanno male" o davvero "sono pericolosi", come si sostiene, spingere qualcuno ad assumerli con lusinghe di carriera non è un brutto ricatto: la salute contro il posto di lavoro?

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