martedì 16 agosto 2022
Arrestati tre cantanti hip-hop: Elia 17 Baby per il tentato omicidio di un turista in Sardegna, Jordan Jeffrey Baby e Traffik per aver minacciato di morte e rapinato un immigrato nigeriano a Monza
Jordan Jeffrey Baby (a sinistra) e Traffik, i trappers arrestati ieri per minacce e rapina a un immigrato

Jordan Jeffrey Baby (a sinistra) e Traffik, i trappers arrestati ieri per minacce e rapina a un immigrato - Instagram

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Altro che musica trap, qui si tratta di gravi reati per i quali tre esponenti dell’hip-hop, molto conosciuti tra i giovanissimi che frequentano il web, i rave party e le notti in discoteca, sono finiti dietro le sbarre. E per nessuno di loro, purtroppo, è il primo guaio con la giustizia. Parliamo del romano “Elia 17 Baby” (Elia De Genova), di 26 anni, accusato di tentato omicidio per aver accoltellato un giovane a Porto Rotondo, e dei 25enni “Jordan Jeffrey Baby” (Jordan Tinti), brianzolo, e “Traffik” (Gianmarco Fagà), romano, entrambi in carcere per minacce razziste e rapina aggravata ai danni di un immigrato, aggredito a Carnate, nel Monzese.

Nella notte fra sabato e domenica, sulla spiaggia di Marinella, in Sardegna, l’episodio che ha visto protagonista De Genova, coinvolto in una rissa tra due fazioni di giovani al termine di una serata nei locali della zona: durante la zuffa, dove sono volati pugni e calci, avrebbe tirato fuori un coltello e colpito con un fendente alla schiena un turista sassarese di 34 anni che ora rischia la paralisi per possibili lesioni al midollo spinale. Secondo i carabinieri di Olbia, che indagano sulla vicenda, “Elia 17 Baby” sarebbe andato «fuori controllo per un evidente abuso di alcol». Per sfuggire alle conseguenze del suo gesto il cantante trap si era rifugiato in un hotel di Porto Cervo, ospite di un amico. È stato rintracciato ieri e arrestato per tentato omicidio. Si attende la convalida del gip. Tre le persone denunciate per lesioni e rissa. De Genova era stato già sottoposto a misura cautelare nel marzo 2021 perché nella sua casa di via Frattina furono rinvenute 1.500 bustine di sostanze stupefacenti e una serie di coltelli. A pochi mesi di distanza il trapper romano minacciò dopo un litigio a Villa Borghese quattro turisti spagnoli: «Ringraziate che mi devo comportare bene in quella discoteca, altrimenti sai quante “puncicate” (coltellate, ndr) prendevate!».

E in Brianza “Jordan Jeffrey Baby” e l’amico “Traffik” hanno minacciato di morte Francis Aliu Yaogeh, operaio 41enne di origini nigeriane urlandogli in faccia e con un coltello in mano: «Vogliamo ammazzarti perché sei nero». I due avrebbero aggredito l’uomo nel sottopassaggio della stazione ferroviaria di Carnate. Francis stava rientrando a casa dopo una giornata di lavoro quando si è trovato davanti i giovanotti, a torso nudo e con la t-shirt sulle spalle, che l’hanno minacciato: l’operaio, spaventato, è fuggito gettando lo zainetto a terra e lasciando la bicicletta sulla banchina. Ma gli aggressori l’hanno inseguito continuando a insultarlo e offenderlo finché lui non si è messo al sicuro, riuscendo però a fotografarli da lontano col cellulare. Poi, Tinti e Fagà sono tornati indietro e, mentre uno squarciava le gomme della bicicletta gettandola con violenza sui binari, l’altro riprendeva la scena con il telefonino per postarla sui social. Prima di salire sul treno per Monza i trapper si sarebbero impossessati dello zainetto dell’immigrato, lasciato però la refurtiva sul posto. Da qui l’accusa di rapina. Sono stati “incastrati” proprio dalle foto scattate dalla vittima. I carabinieri di Bernareggio li hanno riconosciuti durante un servizio di pattugliamento per strada e li hanno fermati: dalle perquisizioni personali sono saltati fuori due coltelli a serramanico, gli stessi con i quali, secondo i militari dell’Arma, avrebbero terrorizzato il nigeriano. Il tribunale ha convalidato l’arresto. L’aggressione è avvenuta in un momento della giornata, primo pomeriggio, in cui in giro non c’era nessuno. I trapper avrebbero quindi agito indisturbati. Per loro l’accusa e «rapina in concorso aggravata dall’uso delle armi e dalla discriminazione razziale».

Anche quelle di “Jordan Jeffrey Baby” e “Traffik” sono “vite spericolate”. Tinti era stato sottoposto a «sorveglianza speciale» per aver postato dei video nei quali, per pubblicizzare i suoi brani (che si solito registrano milioni di visualizzazioni), saltava e sputava sulle Gazzelle dei carabinieri. Un’altra volta ha insultato l’inviato di “Striscia la notizia”, Vittorio Brumotti, al quale augurò un «bagno d’acido». Sempre lui fu sorpreso in un hotel di Pordenone con qualche grammo di hashish. Fagà, invece, nel 2021 è stato condannato dal tribunale di Novara a tre anni e due mesi per maltrattamenti nei confronti dell’ex fidanzata, per aver violato il suo domicilio e per resistenza a pubblico ufficiale. Ma l’elenco degli episodi violenti commessi dal cantate trap non finisce qui: nel 2019, insieme a un collega aggredì e rapinò tre fan a Roma e poi pestò un bengalese 50enne che aspettava il bus.

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