mercoledì 5 gennaio 2022
Via libera dal governo all'unanimità. Green pass per accedere ai "servizi alla persona", quindi anche per andare dal parrucchiere, ma non il super green pass come qualcuno avrebbe voluto
Una riunione della cabina di regia presieduta dal premier Mario Draghi, a Palazzo Chigi, sulla situazione Covid

Una riunione della cabina di regia presieduta dal premier Mario Draghi, a Palazzo Chigi, sulla situazione Covid - Ansa / Ufficio stampa Palazzo Chigi

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L'obbligo vaccinale, tanto richiesto da lcune forze politiche quanto osteggiato da altre, alla fine è arrivato. Non per tutti, ma per coloro che abbiano compiuto il 50° anno di età. "Si applica a tutti i residenti in Italia, anche cittadini europei e stranieri". L'obbligo vale fino al 15 giugno. Sono esentati i casi di "accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di
medicina generale o dal medico vaccinatore". A scanso equivoci si precisa che tale obbligo vale "anche nel caso di compimento del cinquantesimo anno di età in data successiva a quella di entrata in vigore" del decreto. Non sono però previste sanzioni per chi non ottempera all'obbligo.

Di conseguenza, a partire dal 15 febbraio, i lavoratori pubblici e privati, compresi i lavoratori in ambito giudiziario e i magistrati, che hanno compiuto 50 anni per andare al lavoro dovranno esibire il Super Green pass, che si ottiene con il vaccino o con la guarigione dal Covid.

Sul fronte del lavoro, tutte le imprese potranno sostituire i lavoratori sospesi perché sprovvisti di certificazione verde Covid. Viene estesa, quindi, la misura inizialmente prevista per le Pmi fino a 15 dipendenti. La sostituzione rimane di "10 giorni rinnovabili fino al 31 marzo 2022, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del posto di lavoro per il lavoratore sospeso". Ma senza stipendio. L'accesso ai luoghi di lavoro senza certificato che attesti vaccino o guarigione è vietato e chi non rispetta il divieto subirà una sanzione amministrativa tra 600 e 1500 euro.

I lavoratori over 50 che non possono fare il vaccino per motivi di salute accertati dal medico potranno essere adibiti "a mansioni anche diverse, senza decurtazione della retribuzione, in modo da evitare il rischio
di diffusione del contagio da SARS-COV-2".

Tra l'altro oggi è stata firmata dai ministri per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, e del Lavoro, Andrea Orlando, una circolare per sensibilizzare le amministrazioni pubbliche e i datori di lavoro privati a usare pienamente gli strumenti di flessibilità che le discipline di settore già consentono sul ricorso allo smart working.

Per quanto riguarda la scuola, alle elementari con due contagiati la classe va tutta in didattica a distanza (Dad). Alle superiori e alle medie la Dad scatta al quarto caso in classe, mentre con tre contagi solo i vaccinati rimangono in presenza, invece i non vaccinati passano in Dad. Anche alle superiori, dove fino a due casi è prevista autosorveglianza e mascherina di tipo Ffp2.

Nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, gli studenti che dovranno fare autosorveglianza potranno essere sottoposti a test gratuitamente. Per questo tipo di misura, il Commissario per l'Emergenza ha autorizzato lo stanziamento 92 milioni e 505mila euro fino al 28 febbraio.

Non è passato invece in Consiglio dei ministri l'obbligo, fino al 31 marzo 2022, di avere super green pass per accedere ai "servizi alla persona", come il parrucchiere, ma anche per "pubblici uffici, servizi postali, bancari e finanziari, attività commerciali (quindi i centri commerciali), fatte salve quelle necessarie per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona". Il ministro leghista del Turismo Massimo Garavaglia ha minacciato di non votare il testo nel caso la misura fosse rimasta. Però servirà il green pass comunque, e questa è una novità.

Lo scontro tra i partiti prima del Cdm

Il nodo in Consiglio dei ministri è stato: quando far scattare l'obbligo vaccinale? Il premier Draghi durante la cabina di regia ha mediato, puntando sul super green pass per chi lavora e ha più di 50 anni (fino al 15 giugno, per 'decongestionare' le ospedalizzazioni, ha spiegato il presidente del Consiglio durante la cabina di regia) ma il Pd ha chiesto di estendere l'obbligo per tutti.

Il ministro Brunetta, secondo quanto viene riferito, ha sostenuto che occorrebbe fissare l'asticella a 40 anni (un tentativo verrà portato avanti anche in Cdm) mentre la Lega ha chiesto di alzarla perlomeno a 60.

C'è stato il pressing per trovare una mediazione anche da parte dei presidenti di regione del centrodestra che, secondo quanto si apprende, hanno avanzato la richiesta di procedere per gradualità. La posizione dei governatori era già stata concordata ieri con i vertici del partito di via Bellerio. La richiesta sarebbe quella di cominciare con il tetto dei 60 anni e poi arrivare gradualmente ad estendere la misura.

Il ragionamento che è stato portato avanti durante l'incontro tra i presidenti di regioni - secondo quanto si apprende - è che puntando dai cinquantenni in su si andrebbe, per esempio, a penalizzare quella fascia di lavoratori legata alle imprese di costruzioni e autotrasporto. Così - la riflessione - si rischia di bloccare il Paese. Da qui il ragionamento della Lega che chiede di utilizzare criteri scientifici perchè, questa la tesi, la maggioranza assoluta dei ricoveri in terapia intensiva riguarda persone al di sopra dei 65 anni.

La bozza del decreto è comunque arrivata già pronta al Consiglio dei ministri.

In Italia sono 18 milioni gli over 60, 28 gli over 50. I lavoratori tra i 50 e i 64 ammontano a 8,2 milioni, mentre i non vaccinati tra i 50 e i 60 anni sono 2 milioni (dai 60 anni in su 1,2 milioni). Forza Italia e Italia viva in ogni caso sposano la linea del presidente del Consiglio.

Proprio per le resistenze della Lega e del Movimento 5 stelle che dice no all'obbligo il Consiglio dei ministri è iniziato in ritardo. Per quanto riguarda le misure sulla scuola il ministro Bianchi, secondo quanto si apprende, ha illustrato lo schema delle regole per contatti e classi in Dad, distinguendo per fasce di età e a seconda del numero di casi. Italia viva, secondo quanto si apprende, ha chiesto di rivedere in coerenza alle regole delle nuove quarantene e ribadito la priorità di far ripartire l'attività scolastica in presenza. Il ministro Speranza, sempre secondo quanto si apprende, ha ricordato che l'Aifa ha autorizzato il booster per gli under 16 e quindi da lunedì si dovrebbe poter prenotare.




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