venerdì 13 marzo 2015
​​Si è concluso in Cassazione il processo a carico di don Ruggero Conti. La diocesi suburbicaria di Porto-Santa Rufina: vicinanza alle vittime.
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​Si è concluso in Cassazione con la dichiarazione di inammissibilità del ricorso presentato dalla difesa, il processo a carico di don Ruggero Conti. Confermata quindi la condanna definitiva a 14 anni di carcere per pedofilia e induzione alla prostituzione. Il sacerdote della diocesi di Porto Santa-Rufina era stato condannato in primo e secondo grado dal tribunale di Roma.In un comunicato a firma del vicario generale, monsignor Alberto Mazzola, diocesi suburbicaria di Porto-Santa Rufina, commenta la condanna definitiva di don Ruggero Conti affermando che il vescovo, mons. Gino Reali, e la diocesi, "nel prendere atto della decisione, con doveroso rispetto per l'accertamento giudiziale e profonda tristezza per la condotta del sacerdote, rinnovano la più sentita vicinanza a tutte le vittime di questa grave e penosa vicenda"."L'intera Chiesa diocesana - si legge ancora - è ora chiamata ad un percorso di preghiera, di solidarietà fraterna e di rinnovamento per continuare ad operare per la crescita dei bambini e dei ragazzi perché nessuno di loro abbia a soffrire violenza da parte di chi è chiamato ad essere per tutti punto di riferimento e padre. Nei confronti di don Conti, già soggetto a divieto dell'esercizio pubblico del ministero nel 2008 e sospeso a divinis nel 2011, conclusa la prima fase del processo canonico la Congregazione per la Dottrina della Fede stabilirà i passi successivi per la definizione".
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