giovedì 18 gennaio 2024
A 80 anni è morta dopo una lunga malattia, restando attiva sino all'ultimo, una figura assai nota per la profondità e la capacità di comprendere le vere necessità della coppia e dell'educazione
Vittoria Maioli Sanese (1943-2024)

Vittoria Maioli Sanese (1943-2024) - Archivio Meeting Rimini

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Ha dedicato una vita alla coppia e alla famiglia, indagando con passione e lucidità intellettuale relazioni e rapporti tra coniugi, madri, padri e figli. È morta nel pomeriggio di giovedì 18 gennaio Vittoria Maioli Sanese. Riminese, aveva 80 anni e da alcuni mesi combatteva con una grave malattia. Psicologa della coppia e della famiglia aveva fondato nel 1970 il Consultorio familiare (associato all’Ucipem) di Rimini, di cui è stata appassionata direttrice fino all’ultimo giorno della sua vita.
Sorella di don Giuseppe Maioli, noto sacerdote della diocesi di Rimini, Vittoria era sposata con il politico Nicola Sanese (ex sottosegretario e parlamentare Dc).

La coppia ha avuto 6 figli, di cui 4 naturali e due adottati, e una allegra moltitudine di nipoti e pronipoti, che trovavano in lei non solo una mamma e una nonna ma un riferimento fondamentale di fede e di valori. La sua formazione ecclesiale è avvenuta nel movimento di Comunione e Liberazione, del quale è stata una figura molto significativa per la storia del movimento di Rimini, oltre che per la diocesi e la comunità riminese, diventando conosciuta in tutta Italia per la sua attività professionale e il suo intenso impegno attraverso convegni, iniziative di formazione e libri. Il suo sguardo di bene e di positività sulla famiglia, sull’essere coppia e genitori, sull’essere figli è stato un prezioso e profondo contributo alla riflessione su questi temi.

Oltre al lavoro clinico, per decenni ha guidato tanti gruppi di riflessione e di formazione per genitori, operatori sociali, educatori, psicologi. Numerosissimi i suoi interventi in occasione di convegni, congressi e seminari. Più volte era stata tra gli ospiti del Meeting di Rimini e protagonista di tanti incontri organizzati dalla diocesi di Rimini e dalle parrocchie. Offriva non manuali né istruzioni per l’uso né tantomeno slogan, quanto piuttosto percorsi di aiuto. Ha pubblicato diversi libri sulla famiglia e sulla coppia. Già il primo, Ho sete, per piacere. Padre, madre, figli. Una esperienza in aiuto ai genitori (2004), aveva riscosso subito un notevole successo e rappresentava una sorta di manifesto della psicologa: «Lungi dal cedere alla tentazione di intellettualizzare, di psicologizzare e tanto meno di tecnicizzare la trattazione del problema – aveva scritto – qui racconto un’esperienza, descrivo la vita dei genitori e dei figli, i loro problemi, le loro angosce, le loro speranze».

Sono poi seguiti Perché ti amo (2006), Come figlio (2008), Chi sei tu che mi guardi (2010), La domanda. Come vento impetuoso (2015). Di recente aveva rilasciato un’intervista alla rivista Tempi sul femminicidio di Giulia Cecchettin, offrendone una lettura non ideologica e molto profonda. «Possiamo fare tutte le leggi del mondo – aveva affermato – ma se manca il passaggio dentro di sé, il cambiamento della persona, non succederà nulla di significativo. Sembra che oggi in Italia si abbia paura di andare a fondo del problema». Con la consueta, suggestiva chiarezza di analisi adottata e profusa in oltre 40 anni di attività affrontando le relazioni uomo-donna e genitori-figli, Vittoria Maioli Sanese negava che il problema di quella tragedia fosse un patriarcato che non esiste più, indicando semmai come centro della questione il narcisismo sempre più diffuso che «diventa intollerabilità del proprio limite e della frustrazione».

Comunione e Liberazione ha voluto ricordarla con un necrologio rilanciato dal sito de "Il Ponte", settimanale della diocesi di Rimini: «La cura e l’educazione dell’amore umano tra l’uomo e la donna e nella famiglia, cui si è dedicata per tutta la vita, è culminata nel riconoscimento di Cristo come il senso profondo e la consistenza di tutta la realtà, che ci ha testimoniato nella letizia e nella certezza con cui ha vissuto la sua malattia. Ora che ci è amica più che mai, indicandoci il volto di Colui nel quale siamo stati afferrati insieme, possa, assieme al Servo di Dio don Luigi Giussani, continuare a sostenerci nella fede in Cristo».

Il funerale di Vittoria Maioli Sanese viene celebrato sabato 20 gennaio, alle ore 15, nel Duomo di Rimini

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