giovedì 21 dicembre 2023
È morta la professoressa di Sociologia dell'educazione a Genova, nonché stretta collaboratrice di quattro ministri dell'Istruzione e vicepresidente dell'Anvur
La professoressa Luisa Ribolzi

La professoressa Luisa Ribolzi

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È morta questa mattina a 79 anni la professoressa Luisa Ribolzi, ordinario di Sociologia dell'educazione all'Università di Genova, già membro del Consiglio direttivo dell'Ocse Ceri in rappresentanza dell'Italia e vicepresidente dell'Anvur, l'Agenzia per la valutazione della ricerca universitaria. Nata a Malnate, in provincia di Varese, il 6 dicembre 1944, la professoressa Ribolzi si è sempre occupata di educazione e di scuola, diventando stretta collaboratrice di ben quattro ministri dell'Istruzione, come ricorda l'amica suor Anna Monia Alfieri, esperta di diritto scolastico. «Con il ministro Berlinguer ha fatto parte della Commissione dei Saggi e poi del comitato ristretto di sei persone che ha steso le indicazioni sui saperi minimi - ricorda suor Alfieri -; con il ministro Moratti ha partecipato alla Commissione per l'istituzione del sistema di valutazione della scuola e per la realizzazione della parità; per il ministro Fioroni ha coordinato presso l'Invalsi il gruppo di ricerca sulla valutazione dei dirigenti; per il ministro Gelmini è stata membro della Commissione per la riforma degli Istituti Tecnici».

Educatrice appassionata, ha dedicato gran parte della propria attività professionale alla formazione degli insegnanti, che dovevano essere dei veri “maestri” per i giovani. Anche l'ultimo suo articolo, scritto per ilSussidiario.net poco più di un mese fa, era centrato sul «nuovo rapporto tra giovani e adulti» a partire proprio dai banchi di scuola. «Luisa Ribolzi è stata una grande donna di scuola - ricorda suor Anna Monia Alfieri -. Ho sempre potuto contare sul suo appoggio e sui suoi saggi consigli sui temi correlati della parità e della libertà di scelta educativa». Proprio il tema della parità scolastica ha avuto nella professoressa Ribolzi uno dei più appassionati promotori, consapevole com'era che soltanto una scuola libera e autonoma può fattivamente contribuire alla crescita delle giovani generazioni e al progresso della società. «La professoressa Ribolzi - conclude suor Alfieri - è stata una persona equilibrata, sempre elegante, di profonda cultura e fede viva, appassionata. Un modello positivo per tutti, per i giovani in particolare».

Anche il presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, Giorgio Vittadini, ricorda la figura della professoressa Ribolzi: «Ricordo Luisa Ribolzi come una donna di eccezionale finezza, intelligenza rara, amabile ironia, grandissima cultura e professionalità; una persona di grande fede, umanità e pazienza verso tutti. Un'amica per sempre». «Cordoglio» per la scomparsa della professoressa Ribolzi è espresso anche dal presidente dell'Anvur, Antonio Felice Uricchio: «La passione e la competenza della professoressa Ribolzi per il proprio lavoro - ricorda il presidente Uricchio - rimangono nella memoria di coloro che hanno avuto la possibilità di conoscerla e lavorare con lei. Nel corso del 2024 per onorare la sua memoria, l’Anvur promuoverà un evento in suo ricordo e una borsa di ricerca sui temi della qualità dell’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica e della valutazione della didattica».

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