mercoledì 30 gennaio 2019
È stato il primo italiano a correre la maratona di New York con il tumore. Mauro Casciari: «Degli anni che gli sono stati regalati non ha sprecato nemmeno un giorno»
Addio a Leonardo Cenci, l'uomo in corsa contro il tumore
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“Il nostro Leo è volato in cielo, tra gli angeli”. Così il canale ufficiale della Onlus di Perugia Avanti Tutta comunica la morte di Leonardo Cenci, il quarantaseienne runner da sei anni malato di cancro ai polmoni. La storia di Leonardo è riassunta nella sue parole sempre piene di speranza e voglia di lottare: “La vita è troppo bella per accasciarsi sul dolore, correre e fare sport è il miglior modo di dimostrare – raccontava Leonardo Cenci – alla malattia che non ci diamo mai per vinti”.

A Leonardo fu diagnosticata una rarissima forma di cancro big killer al quarto stadio, un adenocarcinoma al polmone con metastasi cerebrali, diagnosi che circa sei anni fa gli diede pochi mesi di vita, ed è lì che nacque la straordinaria storia di Leo (come preferiva essere chiamato dagli amici). Lo sport e il suo amore spassionato per la corsa l’hanno portato a realizzare imprese incredibili. È stato il primo italiano a terminare due maratone di New York con un cancro in atto nel 2016 e 2017, eguagliando e superando Fred Lebow, co-fondatore della New York City Marathon, che aveva corso nonostante un tumore al cervello.

Fu insignito dal presidente Sergio Mattarella di una Onoreficenza al merito della Repubblica italiana per i suoi meriti sportivi ma è tutto ciò che ha realizzato nei sei anni di malattia che l’hanno reso un personaggio amato da tutta l’Umbria e conosciuto in gran parte dell’Italia. Le sue lotte continue e messaggi di speranza, il suo proverbiale ottimismo l’hanno reso un simbolo unico di resistenza. L’associazione da lui fondata, “Avanti Tutta”, in sei anni di vita è riuscita a rendere l’ospedale di Perugia, il reparto oncologico, molto più vivibile e dignitoso grazie alle innumerevoli raccolte fondi realizzate nei vari anni.

Il cancro non l’ha fatto mai arrendere neanche alla chemioterapia, o quando il suo fisico era allo stremo, fino a questi ultimi mesi con un primo ricovero nei primi di novembre, poco dopo il suo compleanno, per un improvviso abbassamento della vista causato dalle metastasi al cervello. Alla vigilia di Natale, dopo un attacco epilettico, la situazione apparve subito molto seria, ma Leonardo non smise di combattere; non rinunciò nemmeno al suo tradizionale Capodanno con la Oncotombolata benefica, donando un suo ultimo video-messaggio al mondo dei social, fino al tragico epilogo della mattinata del 30 gennaio.

In questi ultimi giorni moltissime persone si sono interessate e strette alla famiglia Cenci, dal presidente Mattarella fino a Giovanni Malagò, passando per sportivi e runners di tutta Italia, segno che la missione di Leonardo ha toccato i cuori di tutti.

“Leo ci ha un po’ preparati a questo momento – dichiara l’amico e presidente onorario di Avanti Tutta, Mauro Casciari – e ci ha sempre detto che un giorno o l’altro sarebbe volato a miglior vita. Sono stato oggetto del suo ultimo regalo perché sono stato l’ultimo che l’ha visto cosciente insieme al fratello e la sua fidanzata e devo dire che ho un ricordo molto vivo e sicuramente la cosa più bella è che non ha sprecato nulla di questi sei anni “regalati”.

(L'ULTIMO VIDEO DI LEONARDO)

Sapeva che poteva andarsene da un momento all'altro ed è per questo che chi gli stava vicino difficilmente riusciva a stare ai suoi ritmi. La sua voglia di realizzare cose era irrefrenabile e sono certo che è riuscito a fare tutto quello che aveva in testa, come la pazza idea delle Olimpiadi per malati oncologici, tra me e me mi sono sempre detto figuriamoci se il presidente del Coni Malagò, con tutti i suoi impegni, poteva stare dietro a un progetto di questo tipo e invece, come sempre, grazie alla sua tenacia un mese dopo i primi contatti stava già a casa di Giovanni Malagò insieme a Francesco Totti a realizzare il tutto”.

Bassetti: avrebbe dovuto incontrare il Papa ma non ha avuto il tempo

"Leonardo Cenci doveva incontrare il Santo Padre, ci teneva tanto e non è stato possibile. Questo mi commuove, appena lo vedrò gli racconterò tutto. È uno dei grandi testimoni del nostro tempo". Ha detto il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei e arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, ricordando Leonardo Cenci, simbolo della lotta al cancro scomparso questa mattina. Il maratoneta malato di tumore da oltre sei anni e fondatore della onlus "Avanti tutta" per Bassetti dovrebbe essere "testimonianza per tutti i nostri giovani, per la forza interiore e la fede con cui ha saputo lottare contro la malattia, dimostrando che l'uomo ha delle capacità inesplorate per superare i propri limiti con forza d'animo e di volontà; credendo fino in fondo nella vita e nello sport, una delle manifestazioni vitali più belle".


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