sabato 5 agosto 2023
Tradizionale pioggia di petali dal soffitto della basilica liberiana: è il ricordo del miracolo con cui la Vergine indicò in sogno nel 358 il luogo sull'Esquilino in cui doveva sorgere la chiesa
A S.Maria Maggiore la nevicata miracolosa di papa Liberio
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Stavolta non è colpa della crisi climatica. Dopo la grandine di fine luglio con chicchi grandi come palle da tennis ci si può aspettare di tutto. Anche una nevicata in pieno agosto. E magari al chiuso. Ma in questo caso il global warming non c'entra. Si tratta infatti solo della rievocazione del miracolo con cui la Vergine Maria, secondo la tradizione, indicò a Papa Liberio il luogo in cui sarebbe dovuta sorgere la chiesa a lei dedicata.

Come ogni anno a Roma, alla basilica di Santa Maria Maggiore, durante la messa delle 10 si è ricordata la miracolosa nevicata del 5 agosto del 358. Con una preghiera speciale per la Giornata mondiale della Gioventù in corso a Lisbona. La Madonna apparve in sogno nella notte tra il 4 e 5 agosto al pontefice e contemporaneamente e al patrizio romano Giovanni, chiedendo loro venisse edificata una basilica in suo onore nel luogo che avrebbe indicato con un evento miracoloso. Papa Liberio, recatosi la mattina dopo sul colle Esquilino, trovò che una porzione di terreno era stato miracolosamente coperto di neve. Grazie a questo segno celeste, il 35° Successore di Pietro tracciò il perimetro della chiesa che venne edificata per omaggiare la Madre del Redentore. E come ogni anno, durante la messa alle 10, al momento del Gloria nel soffitto a cassettoni si apre una botola da cui piovono per diversi minuti petali bianchi davanti all'altare. Per questo Santa Maria Maggiore è chiamata anche Basilica Liberiana o ad Nives

La solenne Celebrazione Eucaristica capitolare delle 10 - informa la Sala Stampa Vaticana - è stata presieduta dal cardinale Stanisław Ryłko, Arciprete della basilica papale di Santa Maria Maggiore. Nel corso della celebrazione, così come nel pomeriggio, avrà luogo una rievocazione della nevicata miracolosa, con una pioggia di migliaia di petali bianchi. Alle 17, invece, fedeli e pellegrini potranno prendere parte al canto dei Vespri, presieduti da monsignor Piero Marini, custode della Sacra Culla, reliquia conservata nella Basilica. Alle ore 18 la Santa Messa, celebrata dal cardinale Luis Francisco Ladaria Ferrer. Il servizio liturgico sarà curato dai Frati Francescani dell’Immacolata, mentre l’animazione liturgica sarà guidata dalla Venerabile Cappella Musicale Liberiana.

«Ricordando il miracolo della nevicata che ha segnato il luogo di edificazione di questa Basilica – dichiara il commissario straordinario, il vescovo Rolandas Makrickas – rinnoviamo il nostro impegno di fede e speranza nella protezione e intercessione della Vergine Maria e a Lei affidiamo, in particolare, i nostri giovani riuniti in questi giorni a Lisbona con Papa Francesco, in occasione della Giornata mondiale della gioventù». «La celebrazione della festa della Madonna della Neve – dice monsignor Ivan Ricupero, cerimoniere della Basilica – rappresenta un’occasione speciale per rafforzare la connessione tra il divino e l’umano, e per pregare affinché la Madonna, in questa Basilica invocata come Salus Populi Romani, possa guidare e proteggere il popolo di Dio lungo il cammino della vita».

Il legame tra Santa Maria Maggiore e i viaggi papali è molto stretto: da anni ormai, prima e dopo ogni viaggio internazionale, papa Francesco si reca alla Basilica liberiana per pregare dinanzi all’immagine della Madonna Salus Populi Romani, conservata nella cappella sinistra.


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