L'Unicef ha accolto in Italia 30 mila minori

La rotta del Mediterraneo ha portato nel nostro Paese 66 mila persone nel 2024: 2 su 10 erano bambini o adolescenti. L'organismo dell'Onu ha assicurato protezione e istruzione.
March 11, 2025
L'Unicef ha accolto in Italia 30 mila minori
Trentamila piccoli migranti accolti, accuditi e istruiti. Il programma Unicef in Italia continua a dare i suoi frutti e si conferma fondamentale per la protezione dei più piccoli che arrivano da Africa e Asia, a volte con le famiglie, spesso senza che ci sia nessuno a tenerli per mano.
Nel 2024 - ricorda l'Unicef - sono state circa 66 mila le persone migranti e rifugiate arrivate in Italia attraverso la rotta del Mediterraneo centrale: 2 su 10 erano bambini o adolescenti. Tra questi, c'erano ben 8 mila minorenni non accompagnati (Msna). La rotta migratoria del Mediterraneo Centrale si attesta tra le più pericolose: l'anno scorso sono state circa 1.700 le persone morte o disperse, tra cui molte persone di minore età.
Il 2025, pur confermando il calo dei numeri rispetto ai dati di due anni fa, con oltre 7.900 arrivi segna già un incremento rispetto ai dati registrati lo scorso anno nello stesso periodo.

Secondo i dati del Rapporto, delle oltre 30mila persone, 24mila minorenni hanno beneficiato di interventi di protezione, comprese azioni di supporto alla salute mentale e prevenzione e risposta alla violenza di genere; 900 adolescenti e giovani sono stati inseriti in affido familiare o supportati da mentori; 7 mila minorenni in condizioni di svantaggio, inclusi migranti e rifugiati, hanno avuto accesso a programmi di sviluppo delle competenze linguistiche, digitali e trasversali.
Risultati che sono stati raggiunti grazie al supporto di Protect, il progetto biennale finanziato dalla Commissione Europea attraverso il Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (Fami) e alla collaborazione con diverse istituzioni tra cui i ministeri di Interno, Istruzione, Salute e Lavoro. Importante anche il contributo dell'Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (Unar) e dell'Autorità Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza (Agia). Un lavoro di squadra e di rete che ha goduto anche del fondamentale supporto degli strumenti digitali: 5.000 Msna e giovani migranti e rifugiati si sono iscritti alla piattaforma U-Report On The Move, che ora conta un totale di 18.000 iscritti. E sono state ben 700 mila le persone raggiunte con messaggi di prevenzione e accesso ai servizi.
"L'Unicef, insieme ai suoi partner, continua a dimostrare che garantire protezione, supporto e opportunità ai minorenni più vulnerabili - afferma Nicola Dell'Arciprete, Coordinatore del programma in Italia dell'ufficio Unicef per l'Europa e l'Asia Centrale - non è solo necessario, ma possibile. È essenziale trasformare queste esperienze in modelli concreti, ampliandone l'applicazione per costruire un sistema di accoglienza e inclusione più efficace e sostenibile".
Sbarco a Lampedusa - Novantatre migranti sono arrivati fra la notte e la mattinata a Lampedusa. La ong Trotamar III ha soccorso un gommone con a bordo 55 bengalesi, eritrei, nigeriani, pakistani e sudanesi nel canale di Sicilia.
Lanciando l'Sos ha trasbordato 29 persone, fra cui un minore, sulla motovedetta Cp306 della guardia costiera accorsa in soccorso dell'equipaggio della ong. La motovedetta della Capitaneria ha sbarcato il gruppo a molo Favarolo, mentre la Trotamar III ha portato al molo commerciale dell'isola i restanti 25 migranti che hanno riferito d'essere partiti da Zuara, in Libia, pagando 2 mila dollari a testa.
I militari della tenenza della guardia di finanza e quelli della tenenza dei carabinieri hanno, in mattinata, bloccato un gruppo di 14 bengalesi ed egiziani sbarcati autonomamente a Cala Francese e 24 (fra cui 3 donne e 2 minori) pakistani e siriani a Cala Madonna.
Tutti i nuovi arrivati sono stati portati all'hotspot di contrada Imbriacola dove, al momento, ci sono 103 ospiti.

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