La prima Cer di Roma ha dimezzato le bollette di chi partecipa
La Cer “Le Vele”, costruita sull’Istituto Vaccari, è in rete da un anno. I risparmi sono stati investiti nell’assistenza a persone con disabilità

Si può fare. Funziona, e anche molto bene, la prima Comunità energetica (Cer) di Roma, “Le Vele”, realizzata sull’Istituto Leonarda Vaccari, al centro della Capitale. Una sorta di apripista per tutto il Paese che conferma i numerosi benefici (economici, sociali e ambientali) di uno strumento promosso anche dalla Conferenza episcopale italiana. Nel suo primo anno di vita, infatti, la Cer romana ha viaggiato con il vento in poppa. L’impianto ha abbattuto la bolletta di circa il 51%, un risparmio reinvestito completamente nell’assistenza a bambini e persone con disabilità. Una missione a cui l’Istituto si dedica dal 1936. Mentre l’energia prodotta in eccesso, pari a 38.555 kWh, è stata immessa in rete e condivisa dalla Cer, sbloccando l’incentivo previsto dalla Stato ed erogato dal Gestore dei Servizi Energetici (Gse). Che in parte è stato donato a una famiglia in povertà energetica indicata dal Segretariato sociale del I Municipio.
Importanti anche i benefici ambientali, paragonabili a quelli di oltre 50mila alberi piantati. “Le Vele”, infatti, secondo i dati elaborati in base ai valori dell’inverter dell’impianto fotovoltaico, hanno evitato l’immissione in atmosfera di 65 tonnellate di CO2, 23,53 kg di NO2 (diossido di azoto), e 3,14 kg di PM10 (particolato minerale). Questi i risultati che sono stati presentati ieri, in Campidoglio, alla presenza, tra gli altri, del sindaco di Roma Roberto Gualtieri, della presidente del I Municipio Lorenza Bonaccorsi, del presidente del Gse Paolo Arrigoni, e di Saveria Dandini De Sylva, presidente dell’Istituto e della Comunità energetica. Numeri che dimostrano, come sottolineato dallo stesso Arrigoni, che le Cer, nonostante la complessità, rappresentano «uno strumento principe» per la transizione energetica del nostro Paese.
«Dopo una partenza lenta – ha aggiunto il presidente del Gse -, in Italia, alla fine di agosto, è stata raggiunta la soglia delle 2.000 iniziative di autoconsumo diffuso e diverse di queste hanno la caratteristica di essere solidali. Il progetto “Le Vele” ne è un esempio concreto». È soprattutto su questo che sta puntando la Cei, che vede nelle Cer una risposta all’ecologia integrale promossa da papa Francesco e ripresa da papa Leone XIV. Nelle diocesi italiane, se pur lentamente per la mancanza di fondi e problemi burocratici, stanno infatti nascendo alcuni progetti pilota con lo stesso spirito con cui si è mossa la Cer romana. Come ha ricordato Stefano Monticelli, presidente di scenario B, associazione che l’ha realizzata e la gestisce attualmente, la Comunità energetica “Le Vele” è stata costituita nel dicembre 2022 ed è attiva sul portale del Gse da maggio 2024. Ha un impianto fotovoltaico da 82,17 kWp costituito da 198 pannelli della potenza di 415 W ciascuno e copre una superficie complessiva di circa 900 m2. Il tutto è stato reso possibile grazie alla donazione di Banco dell’energia e al contributo di Edison Energia. Per Silvia Pedrotti, la responsabile della Fondazione Banco dell’Energia, si tratta di «un modello capace di coniugare efficienza, sostenibilità e solidarietà». Per questo motivo, ha aggiunto, «il nostro obiettivo, è continuare a fare delle comunità un punto di riferimento stabile per lo sviluppo sociale ed economico dei territori, nel segno della responsabilità condivisa e della giustizia sociale».
Sulla stessa scia, Massimo Quaglini, amministratore delegato di Edison Energia. «“Le Vele” – ha detto - sono un esempio concreto di come facendo sistema si possano raggiungere risultati e numeri importanti sia a livello di benefici ambientali che di benefici economici». Decisivo è stato anche l’interessamento del I Municipio di Roma. «Le Cer – ha spiegato il sindaco Gualtieri – fanno diminuire le emissioni di CO2, diminuiscono le disuguaglianze, creano legami sociali e rafforzano la dimensione comunitaria della città promuovendo un’abitudine alla cura e alla prossimità». Gli ha fatto eco la presidente del I Municipio Bonaccorsi, che ha espresso la volontà di promuovere campagne di sensibilizzazione sempre più capillari per diffondere l’efficacia delle Comunità energetiche. Mentre Stefano Pizzuti, responsabile della Divisione Comunità Energetiche di Enea, ha anticipato che fornirà alla Cer “ Le Vele” « un supporto strategico e operativo sull’adozione di indirizzi tecnologici avanzati» . Uno di questi è il sistema local token economy, progettato per incentivare il “virtuosismo” energetico e la partecipazione attiva dei soci attraverso lo scambio di beni e servizi locali.
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