Golosaria, il cibo tra tradizione e innovazione
di Davide Re
Negli spazi di Fiera Milano, torna la kermesse dedicata alla scoperta dei sapori della cucina italiana

Il cibo torna protagonista in città, con ricette a base di fiori (elementi che stanno entrando sempre più nel nuovo modo di fare cucina), con il carciofino grosso come una moneta da 5 centesimi (specialità violetta mignon delle colline marchigiane) e soprattutto con una ricchissima enoteca, composta dai migliori vini italiani.
Golosaria celebra così il suo 20esimo compleanno, scegliendo come tema della manifestazione "il gusto della contemporaneità". Fin dai suoi esordi, Golosaria ha sempre cercato di chiamare a raccolta il meglio dell'agroalimentare italiano e non solo. Allestita nei padiglioni Fiera Milano Rho, da oggi fino al 3 novembre, è aperta al pubblico e agli operatori del settore. Sono attesi centinaia di produttori, consorzi e aziende, oltre a ristoratori e cuochi, che terranno delle masterclass. Saranno, infatti, tanti i momenti dedicati all'approfondimento e alla degustazione. "L'unicità di Golosaria è la scoperta di chi ha saputo innovare, partendo una intuizione per cui quest'anno, da scoprire, saranno soprattutto i piccoli produttori che, puntando sulla tradizione, sono diventati contemporanei", ha detto il fondatore e organizzatore Paolo Massobrio.
Durante la tre giorni saranno presentate le guide del Golosario e saranno premiati i 100 migliori vini d'Italia. E proprio il vino è una delle grandi attrattive della rassegna. La Lombardia vinicola è presente con cinque Consorzi di Tutela, la Regione Piemonte avrà per la prima volta uno spazio tutto suo, ci sono 12 produttori calabresi e rappresentanze da quasi tutte le altre zone d'Italia. Ai vini sono dedicate quattro grandi spazi che ospiteranno i Top Hundred 2025 per le categorie dei Rossi, dei Bianchi, degli Spumanti. Anche i cibi avranno i loro 5 Top dei Top, e saranno tante le curiosità portate dai produttori. Dal Friuli arriva il Kombucha, antichissima bevanda fermentata riconosciuta come elisir di lunga vita e farine speciali, ottenute dagli scarti agricoli come vinacce, trebbie di birra e mele friulane. Pasticceri di varie regioni porteranno il gelato al gorgonzola o il panettone alla melanzana violetta. Fra le novità di questa edizione, lo spazio di educazione alimentare dedicato ai bambini, con due laboratori al giorno.
Infine, una mostra fotografica racconterà vent’anni di Golosaria, con l'idea che l’innovazione possa andare a braccetto con la contemporaneità, oltre che con la tradizione, caratteristica quest'ultima che ha sempre segnato ogni edizione della manifestazione. Insomma, proprio come avvenne in quel primo appuntamento del 2006 che vide la partecipazione di chef del calibro di Bottura, Cracco e Scabin, a segnare un momento storico: la nascita di una nuova cucina italiana.
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