«Comprate casa qui». E il piccolo Comune di Montevago si rianima

L'idea dell'amministrazione di contribuire con 5mila euro a fondo perduto all'acquisto di un'abitazione per le famiglie ha rilanciato questo angolo di Belice. Ecco le voci che abbiamo raccolto
October 20, 2025
«Comprate casa qui». E il piccolo Comune di Montevago si rianima
Murale su un edificio diroccato a Montevago
Montevago rinasce. Pezzo dopo pezzo. Non solo con mattoni, ma con persone che ritornano e costruiscono una comunità nuova. Jeffry e Grace, inglesi, 38 anni entrambi; Danilo e Renata, sposini, appena trentenni di Palermo. Ed ancora Paolo e Livia, siciliani pure loro, della provincia di Ragusa. Sono solo tre delle nuove famiglie che hanno chiesto di accedere al contributo di 5mila euro per acquistare una casa a Montevago, il paese risorto dalle macerie del terremoto del Belice del 1968, che ora vuole riconquistare i suoi abitanti.
Siamo in provincia di Agrigento, poco meno di 2.600 anime, il Comune che segna il confine tra la Sicilia occidentale e quella orientale, il più colpito, in termini di morti, dal terribile sisma del ’68. L’idea di destinare soldi a chi vuole trasferirsi qui, una terrazza addolcita dalla Valle del Belice, è della sindaca Margherita La Rocca Ruvolo, attuale deputata al Parlamento siciliano, che per “convincere” la gente a popolare il paese, ha pensato di accedere a un bando che prevedeva sostegno economico ai comuni marginali. Soldi a fondo perduto, riservati non solo a chi acquisirà la residenza quest’anno, ma anche alle famiglie che hanno stabilito la loro residenza già negli ultimi due, a partire dal 2023. Poco più di 130mila euro il finanziamento su cui l’amministrazione comunale ha puntato per rimettere in piedi il borghetto.
E a giudicare dai numeri, sembra avere fatto centro. «Il bando è scaduto lo scorso 14 settembre», dice soddisfatta la sindaca perché «sono pervenute 50 domande e in 16 hanno già acquistato casa, cioè perfezionato l’istruttoria. Sono numeri importanti, basti pensare che qui ci sono oltre 400 case inabitate. Ora gli uffici comunali sono a lavoro per seguire le istruttorie e pubblicare le graduatorie degli aventi diritto». Il bando, votato in consiglio comunale, prevedeva inizialmente di destinare le somme ad attività commerciali, ma è stato dirottato verso l’edilizia privata. I beneficiari potranno utilizzare la somma per l’acquisto e la ristrutturazione dell’immobile, con l’obbligo di mantenere la residenza per almeno 5 anni, pena la decadenza del contributo e l’obbligo di restituzione. «Siamo collocati in una zona strategica – spiega La Rocca Ruvolo – a poco meno di un’ora da Trapani, sede aeroportuale, e a un tiro di schioppo da Portopalo di Menfi, al mare. Questo rende appetibile la nostra proposta. C’è anche chi dall’Inghilterra ha fatto richiesta di trasferirsi qui, per trovare un posto tranquillo». I nuovi residenti di Montevago sono perlopiù giovani, ma non solo: molti vengono da fuori, qualcuno persino dall’estero, affascinati dal richiamo della Sicilia.
Come Jeffry e Grace, manager lui, grafica lei, entrambi freelance e in smart working, che hanno lasciato Londra «dopo anni di vita frenetica, stanchi del traffico» e quando hanno scoperto il bando, leggendo un articolo online durante una vacanza in Sicilia, «è stato amore a prima vista: un borgo arroccato e l’impegno per uno spazio da reinventare, un piccolo spazio per accogliere amici e organizzare cene con prodotti del territorio», raccontano. Poi ci sono Danilo e Renata accomunati dal desiderio di «uscire dal caos urbano di Palermo» e complice una gita in moto a Montevago, «abbiamo deciso di lasciare l’appartamento in affitto in città per comprare una casetta ristrutturabile». «L’idea – aggiungono – è aprire nel tempo un piccolo laboratorio artigianale di ceramica o oggetti in terracotta e aggiungere un reddito». Ed ancora Paolo e Livia, originari della ridente provincia di Ragusa con il sogno di tornare alla zona di origine dei genitori di lei, ma con un’opportunità concreta, «l’ambizione di aprire un piccolo bed & breakfast per ospitare chi vorrà venire a respirare il lento ritmo belicino».
I nuovi «nostri cittadini riceveranno un contributo importante, se si considera che le case, in cemento armato, costruite dopo il terremoto, hanno un valore di 20/30 mila euro». «Questa è una delle iniziative che abbiamo studiato per il nostro Comune, ma continuiamo a lavorare per fare crescere l’attrattiva di questi territori, sfruttando la posizione e il loro fascino», ancora La Rocca Ruvolo. A questo scopo è stata anche create una campagna pubblicitaria che toccherà tutti i paesi del Belice. Anche i ruderi sono stati oggi valorizzati grazie a progetti che hanno reso più appetibile la zona anche dal punto di vista turistico, mirando a un turismo dei borghi e facendo leva anche sulle eccellenze enogastronomiche del territorio, come i formaggi, l’olio e il vino. «Chi arriva qui – conclude il primo cittadino – cerca un posto che sia immerso nella natura, che sia tranquillo e che sia collegato bene, noi siamo vicini all’aeroporto, per questo c’è chi sceglie di venire qui». Ed il prossimo anno a luglio, in processione dietro al simulacro di Maria delle Grazie, per le vie del borgo, potrebbero essere già molti di più. Assieme a chi non è mai andato via, a chi è nato qui e a Montevago vuole restare, ci sarà chi ha scelto di diventarne parte.

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