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Il fondo e gli assegni da museo

Vittorio Spinelli giovedì 1 febbraio 2007
I sacerdoti pensionati nel Fondo di previdenza per il clero riscuotono oggi la rata mensile della pensione. Gli importi, provvisoriamente aggiornati al costo della vita per il 2007, partono dal nuovo trattamento minimo di 436,14 euro lordi con l'aggiunta di 5,02 euro mensili (erano 4,92 euro nel 2006) per ogni anno di contribuzione versato oltre il requisito minimo. A partire dal 2000, il minimo contributivo sta progressivamente salendo da 10 anni fino a raggiungere i 20 anni di contributi (requisito identico a quello dei lavoratori dipendenti) nell'anno 2013. Alla fine del 2007 sarà possibile verificare l'indice effettivo del costo della vita e i conseguenti conguagli sui pagamenti al minimo e sulle maggiorazioni riscossi nel corso dell'anno. Archeologia all'Inps. L'Istituto di previdenza insiste nel registrare ufficialmente nel Fondo Clero le pensioni concesse a diversi sacerdoti negli anni '60, secondo vecchie regole dell'epoca. Quelle pensioni, secondo i dati aggiornati dell'Inps, sono oggi in pagamento a 90,97 euro mensili. In base a quelle regole, i vegliardi sacerdoti ancora interessati dovevano aver già compiuto almeno 70 anni di età nel 1959 e quindi, secondo il calendario, dovrebbero avere oggi una splendida età: non meno di 118 anni. La logica e il buon senso dovrebbero suggerire all'Istituto una maggiore attenzione nella gestione degli archivi del Fondo Clero, che, anche per altri aspetti, hanno mostrato di non essere sufficientemente controllati. Fisco e pensioni.
è in vigore quest'anno una nuova disciplina fiscale, che riserva ai pensionati una particolare detrazione d'imposta riferita all'età: a) per i sacerdoti con meno di 75 anni la detrazione, rapportata al periodo
di pensione nell'anno (intero o parziale), è di 1.725 euro se il reddito complessivo dell'interessato non supera 7.500 euro; per i redditi superiori la detrazione è inferiore. b) per le età da 75 anni in su la detrazione sale a 1.783 euro se il reddito complessivo non supera 7.750 euro; la detrazione è inferiore per redditi superiori. A parità di pensione, possono verificarsi altre differenze nella rata mensile spettante ai sacerdoti, anche se residenti nella stessa diocesi ma in comuni diversi. Sono effetto delle imposte addizionali all'Irpef, stabilite rispettivamente dalle regioni e dai comuni. Gli importi dovuti a titolo di addizionale regionale per il 2006, insieme a quella comunale, sono calcolabili solo a consuntivo dell'anno. Pertanto devono essere trattenute dall'Inps sulle rate di pensione pagate nel 2007, in 11 mensilità, fino a novembre. Nel caso in cui l'importo annuo dell'addizionale sia inferiore a 0,55 euro, il recupero viene effettuato in unica soluzione. Lo stesso discorso vale per l'addizionale comunale 2006. La finanziaria ha stabilito che l'addizionale comunale per il 2007 è dovuta già da quest'anno, pagandola con un acconto del 30% sul reddito 2006 e il residuo 70% insieme al saldo dell'Irpef 2007.