dio basta
ma solo per ascoltare Dio, non per sperare in una grazia ma solo per lodare la grazia divina che si effonde in lui e nell'umanità, non per trovare una soluzione ai propri travagli ma solo per scoprire una presenza.E' facile sentire nelle parole di Barth l'eco di un celebre canto di s. Teresa d'Avila, Nada te turbe, messo in musica recentemente da mons. Marco Frisina e cantato da Mina: «Nulla ti turbi, nulla ti spaventi, a chi ha Dio non manca nulla. Basta solo Dio. Tutto passa, Dio non cambia" Nulla ti turbi, nulla ti spaventi, solo Dio, solo Dio basta». In realtà, noi ci aggrappiamo a tante cose; cerchiamo di colmare il nostro spirito con piaceri, emozioni, avventure, presenze. E sempre si avverte un vuoto, una fame, una sete, una domanda, un'attesa. E' questo il segno di ciò che ben esprimeva Pascal: «L'uomo supera infinitamente l'uomo», cioè ha oltre se stesso l'ultima risposta.