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Berengo Gardin inedito, il suo scatto è di platino

Giuseppe Matarazzo martedì 21 giugno 2022

Si intitola "The platinum portfolio" ed è davvero una chicca. L’argento che si trasforma in platino. Per la prima volta in mostra, una versione inedita e straordinaria di una selezione di scatti iconici di Gianni Berengo Gardin, presso Alessia Paladini Gallery, in collaborazione con Contrasto, fino al 9 settembre. Nei giorni scorsi l’inaugurazione con il grande fotografo italiano, classe 1930, autore di oltre 250 libri. Un monumento della fotografia con lo spirito sempre giovane e pronto a nuove sfide: «Non avevo mai fatto stampe di questo tipo, c’è sempre una prima volta», dice sorridendo mentre firma libri e saluta i tanti visitatori e appassionati.

Stampate su preziosa carta Arches Platine, le nove riproduzioni sono raccolte in un portfolio di soli 10 esemplari più due prove d’artista. Una sorprendente interpretazione di grandi classici di Gianni Berengo Gardin: dalla celeberrima Gran Bretagna 1977 a Venezia 1959 - l’indimenticabile bacio sotto i portici di piazza San Marco - passando per la poetica Toscana 1965 fino alla pluripremiata Venezia 1960, In Vaporetto.

Gran Bretagna 1977, stampa al platino, esposta presso Alessia Paladini Gallery di Milano - © Gianni Berengo Gardin

Cos'è la stampa al platino? La stampa al platino e palladio (detta anche platinotipia o palladiotipia) è un processo fotografico monocromatico in grado di restituire la più ampia gamma di tonalità che si possa realizzare con uno sviluppo chimico. A rendere affascinante questa tecnica di stampa, è anche la preziosità dei metalli usati e la stabilità dell'immagine realizzata. Brevettata nel 1873, si esegue realizzando le stampe a contatto da negativo. Quindi, partendo da un piccolo formato, è necessario produrre un internegativo della dimensione di stampa che si desidera. I metalli di platino e palladio sono estremamente stabili, e le stampe così realizzate hanno una durata illimitata nel tempo, dipendente solo dalla longevità della carta (costituita da fibre naturali a Ph neutro) su cui l’immagine è impressa.

Il platino, il metallo più prezioso, rende dunque questa mostra davvero speciale. A differenza del tradizionale sistema di stampa ai sali d’argento, in cui l'argento viene depositato all'interno di uno strato di gelatina o albumina, il platino è steso direttamente sulla superficie della carta. L'immagine finale, privata dell'emulsione di gelatina, risulterà quindi opaca e formata dal deposito di platino (e del palladio, l'altro elemento usato in questo processo) gradualmente assorbito dalla carta. Questa tecnica è considerata il punto di arrivo qualitativo nella stampa fotografica in bianco e nero. Il risultato è magnifico. E Berengo Gardin non smette mai di stupire.

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