Economia

Innovazione. Così la fisioterapia diventa digitale

Maurizio Carucci giovedì 15 marzo 2018

Marcello Chiapponi è un fisioterapista e personal trainer che ha trasformato completamente la sua professione, "reinventandola" e portandola on line. Ha creato un sito, L’altra riabilitazione, che registra 300mila visite al mese e cerca di dare alle persone gli strumenti per capire ciò di cui hanno bisogno per risolvere le proprie problematiche legate al sistema muscolo scheletrico. Ha unito la sua passione per la tecnologia e le sue competenze professionali per costruire un progetto in grado di informare, educare e aiutare chi sta vivendo delle sofferenze fisiche (in particolare legate a disturbi muscolo scheletrici). Ha perfino assunto un ragazzo (part time) e ha dei collaboratori esterni.

«Sono partito da una consapevolezza - spiega Marcello -. Solitamente on line l’unico consiglio che viene dato quando si cerca aiuto riguardo la possibile risoluzione di una problematica muscolo scheletrica è quello di rivolgersi a un professionista. E spesso è un suggerimento “scontato”, perché molte volte la persona si è già rivolta a uno specialista. Partendo da queste considerazioni, mi sono chiesto: “In che modo posso fornire uno strumento on line, slegato da barriere geografiche, che sia in grado di aiutare le persone a capire prima di tutto il proprio problema fisico, per poi essere in grado di gestirlo e risolverlo (certamente anche con l’aiuto eventuale di un fisioterapista “off line”)? Il primo punto, il più delicato, è proprio questo: comprendere il proprio disturbo ed essere a conoscenza di alcuni piccoli gesti ed esercizi che si possono fare per migliorare la situazione. Io cerco di fare proprio questo, attraverso e-book, video, articoli, con contenuti molto personalizzati (che vengono preceduti anche da test di autovalutazione), che hanno un taglio semplice ed esplicativo. Cerco di dare alle persone gli strumenti per capire ciò di cui hanno bisogno per il proprio disturbo».

Purtroppo solo una persona su tre segue i piani di esercizi che vengono dati da un fisioterapista per proseguire il lavoro a casa, in modo da risolvere una problematica fisica. Quasi nessuno spiega al paziente i meccanismi dell’esercizio e il loro insostituibile ruolo.
Se questo passaggio non viene effettuato, la persona non capisce l’importanza di stimolare costantemente le sue strutture muscolari e ossee: di conseguenza non è molto motivata a farlo. Mediamente, la percentuale di aderenza ai piani di esercizi che propone Marcello off line è pari al 70%, ma vuole migliorare ancora, per aiutare sempre più persone. «Non voglio sostituirmi ai fisioterapisti che operano off line: lo faccio anche io - continua - e non voglio pormi come alternativa da seguire ciecamente. Quello che sto facendo attraverso il mio progetto è provare a educare le persone riguardo una tematica delicata come quella dei disturbi fisici. Fornisco informazioni, mostrando le diverse possibilità e cercando di far ragionare le persone su quella problematica che le colpisce: più loro sono consapevoli, migliore sarà anche il processo riabilitativo che possono intraprendere eventualmente anche con un altro professionista off line».

Al momento gli utenti hanno a disposizione tre tipi di risorse:
articoli e video con spiegazioni e soluzioni su problemi specifici (si tratta di una risorsa gratuita); guide mirate su uno specifico problema (sono scaricabili in versione dimostrativa gratuita, previa registrazione); guide complete su uno specifico problema: sono a pagamento, e contengono procedure di personalizzazione (test di auto-valutazione) atte a far capire alla persona quali siano gli interventi più adatti al suo caso.

«Dal punto di vista operativo - conclude Marcello - è necessaria una persona che segua costantemente i flussi di utenti: quante persone leggono il sito, quante acquistano i prodotti, come vanno le campagne. Sempre su base costante, è necessaria una persona per rispondere alle domande di clienti e potenziali clienti, creare i contenuti video necessita poi di un lungo lavoro di montaggio, quindi anche lì serve qualcuno che lo sappia fare, in relazione a quanti contenuti si producono in modo incostante, sono sempre necessari professionisti per implementare nuove funzioni sul sito, o per risolvere gli inevitabili problemi che si presentano di giorno in giorno. Purtroppo, per come sono le cose al momento, la formazione è in buona parte autonoma. Non esiste formazione accademica certificata che insegni a muoversi correttamente nel mondo online. Dall’altra parte, le offerte di formazione privata sono fin troppo abbondanti. Il grosso si impara per prove ed errori. Sicuramente, come in tutte le cose, occorre passione e pazienza: il tempo che passa prima di avere risultati degni di nota è decisamente lungo».