I cinque migliori film in cui Paolo Villaggio non è Fantozzi

Paolo Villaggio è per tutti il ragioniere con il basco. Ma sul grande schermo è stato diretto da importanti registi, da Monicelli a Olmi fino a Fellini.
July 2, 2017
I cinque migliori film in cui Paolo Villaggio non è Fantozzi
Paolo Villaggio in "il segreto del bosco vecchio" di Ermanno Olmi

Brancaleone alle crociate (1970)

Nel film di Mario Monicelli Paolo Villaggio è l'infido soldato alemanno Thorz.
"Brancaleone alle crociate" di Mario Monicelli. A sinistra, Paolo Villaggio è Thorz
"Brancaleone alle crociate" di Mario Monicelli. A sinistra, Paolo Villaggio è Thorz

Senza famiglia, nullatenenti cercano affetto (1972)

Paolo Villaggio ritrova Vittorio Gassman come compagno di set e come regista in una pellicola malinconica in cui entrambi sono dei poveri sbandati.
"Senza famiglia nullatenenti, cercano affetto" di Vittorio Gassman
"Senza famiglia nullatenenti, cercano affetto" di Vittorio Gassman

La voce della luna (1990)

Devono passare quasi venti anni per ritrovare Villaggio in un ruolo che non sia Fantozzi, Fracchia o un suo sostituito sotto altro nome in una commedia farsesca. E accade con il più sognatore tra i registi italiani. Nell'ultimo film di Federico Fellini è il paranoico prefetto Gonnella. Con lui c'è Roberto Benigni.
"La voce della luna" di Federico Fellini
"La voce della luna" di Federico Fellini

Io speriamo che ma la cavo (1992)

È Lina Wertmuller a dirigerlo nei panni di un maestro elementare nella fortunata trasposizione del libro di Marcello D'Orta.
"Io speriamo che me la cavo" di Lina Wertmuller
"Io speriamo che me la cavo" di Lina Wertmuller

Il segreto del bosco vecchio (1993)

Ermanno Olmi chiama Villaggio a interpretare il colonnello Sebastiano Procolo, intenzionato ad abbattere una foresta per ricavarne profitto, uscito dalla penna di Dino Buzzati.
"Il segreto del bosco vecchio" di Ermanno Olmi
"Il segreto del bosco vecchio" di Ermanno Olmi

© RIPRODUZIONE RISERVATA