martedì 21 gennaio 2025
In questa testimonianza diretta sulla vita di Casini emerge un altro aspetto della sua personalità: la capacità di accendere l’intelligenza e la passione di chi lo ascoltava
Carlo Casini durante un discorso

Carlo Casini durante un discorso

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Conosco Carlo Casini da quando ho iniziato, quarant’anni fa, a lavorare per la causa della difesa della vita umana nascente.

Sono la responsabile operativa del Segretariato sociale per la Vita di Roma aps, centro attraverso cui sono state aiutate migliaia di mamme ad accogliere i loro figli. Ricordo ancora i primi difficilissimi anni, quando nella nostra società la ferita dell'aborto era ancora aperta e le sfide quotidiane, per aiutare una donna a non abortire, forti e impegnative. Nelle parole di Gesù – «Qualunque cosa avete fatto al più piccolo dei miei fratelli, lo avete fatto a me» (Mt. 25,40) – c’è la radice del mio impegno e quello del Segretariato.

Carlo Casini, oltre a essere un testimone credibile della difesa della vita umana nascente – l'ho sperimentato di persona –, era per me un “motivatore”. Più volte l'ho ascoltato in diverse occasioni: sempre sapeva toccare i cuori, dare nuova linfa, per continuare nel nostro comune impegno a difesa di ogni vita umana nascente, dare motivi seri e fondati attingendoli non solo alla sua fede.

L'ultima volta che l'ho incontrato è stato durante una veglia di preghiera in occasione della canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta. Dalle poche parole che abbiamo scambiato ho sentito che la carità in lui si era affinata, accresciuta, sicuramente frutto di un cammino che solo uno spogliamento interiore sa dare.
Sono convinta che, per il prossimo futuro, sia necessario approfondire il suo pensiero con il quale formare le nuove generazioni e quanti vorranno prestare il loro servizio alla causa della difesa della vita umana, dal suo concepimento e per tutto l'arco della sua esistenza, fino a morte naturale.

Abbiamo bisogno di braccia ma soprattutto di persone che, profondamente motivate, sappiano sopportare il peso e le difficoltà che un tale impegno così controcorrente richiede. Persone che maturino la propria identità cristiana e sociale, in continuità con l’esperienza storica del Movimento per la Vita italiano; persone che abbiano fatto proprio lo spirito del dialogo.

Carlo Casini è stato uomo del dialogo, con tutti, nella costante ricerca di affermare il primo e fondamentale diritto che ci accomuna: quello alla vita. Per questo credo sia necessario continuare a diffondere la ricchezza del patrimonio culturale, giuridico, sociale, politico e spirituale che ci ha lasciato, perché molti ancora possano attingere e trovare, come è stato per me, linfa e forza per continuare ad affermare il valore infinito di ogni persona umana, soprattutto se indifesa, come lo è il concepito nel seno materno.

Ringrazio Anna e Alberto Friso per quanto stanno facendo come coordinatori della Rete Amici di Carlo Casini.

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