Verona, infermiera aggredita in ospedale

La donna è stata ferita a un piede
October 10, 2025
Porta scardinata, sedie scagliate, scrivanie ribaltate e computer divelti, con un'infermiera ferita lievemente al piede: è il bilancio dell'ultima aggressione avvenuta al servizio psichiatrico dell'Azienda Ospedaliera di Verona, che si svolge negli spazi dell'ospedale di Borgo Trento ma è in carico al personale dell'Ulss 9 Scaligera.
L'altra sera un utente con problemi di tossicodipendenze ha dato in escandescenze sfasciando uno studio all'interno del reparto. La sua fuga non è stata ostacolata nemmeno dalle spranghe con cui è stata rinforzata la porta di accesso all'unità ospedaliera, che è stata scardinata a furia di calci.
«Questo episodio, l'ennesimo, va oltre i normali rischi del mestiere, dal momento che si tratta di un soggetto recidivo, che fa dentro e fuori dal reparto ormai da tempo, mettendo spesso in atto condotte simili», ha spiegato il segretario generale Fp Cgil Verona, Antonio De Pasquale. «Non è stato fermato - ha aggiunto - nemmeno dalla nuova legge che inasprisce le condanne per le aggressioni ai danni dei sanitari, la quale evidentemente non viene applicata».
A giorni è atteso l'avvio nei Pronto soccorso della sperimentazione dei nuovi dispositivi anti-aggressione che la Cgil ha chiesto di estendere anche alle psichiatrie, alle Residenze sanitarie per l'attuazione delle misure di sicurezza e ai Centri salute mentale. Secondo i dati forniti da Aoui su richiesta di Fp Cgil nei primi sei mesi dell'anno in corso le aggressioni, tra fisiche e verbali, in tutto il polo ospedaliero sono state 82.

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