Sulla "lista degli stupri" è stata ascoltata la preside del liceo "Giulio Cesare"
di Redazione
Indagano la squadra mobile e la Digos. Dietro l'elenco delle studentesse ci sarebbe una ritorsione legata alle ultime elezioni studentesche. Tra le ipotesi di reato, potrebbe esserci anche l'istigazione a delinquere
A pochi giorni dal ritrovamento della cosiddetta "lista degli stupri" in un bagno del liceo classico "Giulio Cesare" di Roma, la preside della scuola è stata ascoltata in Questura. A indagare non soltanto gli investigatori della Squadra Mobile, ma anche la Digos.
Il sospetto, infatti, è che dietro l'elenco con i nomi di otto studentesse e di uno studente ci possa essere una ritorsione legata alle ultime elezioni studentesche. Per questo, dopo la dirigente Paola Senesi, verranno convocati vicepreside e docenti per raccogliere elementi sul clima politico all'interno dell'istituto. Poi verrà inviata un'informativa in Procura.
Si starebbe valutando la configurazione dell'ipotesi di reato che potrebbe andare dalle minacce all'istigazione a delinquere. I responsabili rischiano, dunque, una denuncia. Nel frattempo starebbero arrivando le prime denunce contro ignoti da parte di alcune vittime.
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