Scuola, firmato il nuovo contratto
di Redazione
Aumenti medi di 150 euro. Valditara: «Risultato storico». La Cgil non firma. Soddisfatta la Cisl
È stato firmato all'Aran il rinnovo del contratto collettivo per il triennio 2022-24 del comparto Scuola che interessa 1 milione e 286mila dipendenti, di cui 850mila docenti. Gli aumenti sono di circa 150 euro medi mensili per 13 mensilità, con punte di 185 euro medi mensili per gli insegnanti, in base all'anzianità di servizio, e 240 euro medi mensili per ricercatori e tecnologi. Il contratto consentirà il pagamento di arretrati che per i docenti possono raggiungere circa 2mila euro. La richiesta dei firmatari è che si avviino subito le trattative per il rinnovo del contratto 2025-2027. Non ha firmato la Flc Cgil. Soddisfatta la Cisl: «Siamo molto soddisfatti del risultato raggiunto - afferma la segretaria Cisl Scuola, Ivana Barbacci - non avrebbe avuto alcun senso, e nessuna utilità per lavoratrici e lavoratori, perdere altro tempo rinviando la chiusura di un contratto, già scaduto, per il quale non vi erano più margini realistici per avere condizioni più favorevoli. Con la logica che dovrebbe sempre caratterizzare un sindacato, si tratta di una scelta giusta fatta al momento giusto. Una scelta che rende oltretutto concreta, adesso, la possibilità di fare un altro passo in avanti verso l'obiettivo di una più piena valorizzazione di tutte le professionalità operanti nella scuola, procedendo in tempi brevi col rinnovo del contratto per il 2025/27».
«È un risultato storico - esulta il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara -: per la prima volta nella scuola italiana garantiamo continuità contrattuale e ci sono tutte le premesse per chiudere il più presto possibile anche quello del triennio 2025-2027. Con la firma di quest'ultimo si raggiungerebbe un traguardo senza precedenti: tre contratti sottoscritti durante il mandato di un solo Governo».
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