A lezione da Enea
È una lezione di vita e di civiltà quella che ho appreso rimirando il gruppo marmoreo di Enea, Anchise e Ascanio scolpito da Gian Lorenzo Bernini e conservato alla Galleria Borghese di Roma. La scultura, ispirata al racconto dell’Eneide virgiliana, raffigura Enea che fugge da Troia distrutta dalle fiamme, con il vecchio padre caricato sulle spalle e il figlioletto che lo segue. Anchise, con la schiena incurvata dall’età e la pelle avvizzita dagli anni, porta in salvo la statuetta dei Penati - simbolo degli antenati custodi della memoria e della tradizione di un popolo - sotto i quali arde la fiamma di Vesta, portata dal piccolo Ascanio, che alimenta la speranza del futuro. Enea troverà salvezza sulle coste del Lazio e fonderà Roma, culla di una nuova civiltà. Nella scultura i tre corpi s’intrecciano, il vigore adulto di Enea sembra collegare idealmente la saggezza dell’età anziana con l’energia della giovinezza. Passato e presente si danno la mano lasciando presagire un futuro radioso. Da una tragedia che segna la caduta di un’epoca nascerà una nuova stagione. Grazie alla conservazione delle radici un nuovo albero potrà crescere rigoglioso. Possiamo imparare qualcosa, noi che assistiamo al declino di una società dimentica del passato e incapace di futuro? © riproduzione riservata
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