giovedì 25 maggio 2017
Divertente, proprio la mattina horribilis in cui molti lo davano per trapassato, vedere il principe Filippo brillante e in gran forma all'inaugurazione del Lord's Ground, tempio londinese del cricket. Philip Mountbatten porta con encomiabile stile gli inevitabili acciacchi, ma va pur sempre per i 96. Non è strano che si sia deciso di risparmiargli lo stress degli impegni pubblici.
"Che cosa gli-le è successo???" è la domanda che su molti siti web correda le foto prima-e-dopo, rughe, pappagorge e tutto il resto, di questo o quel personaggio pubblico, preferibilmente quella. Niente. Non è successo niente. È solo diventato vecchio-a.
Tempo, gravità e caduta ormonale hanno prodotto i loro effetti, al netto di botox, rimpolpamenti, stiraggi, terapie sostitutive, doping e ginnastiche. Ma invecchiare è socialmente riprovato.
Fra le varie trans-condizioni - trans-gendersim, trans-racialism, trans-specism: Michael Jackson le incarnò infelicemente quasi tutte - il trans-ageism è probabilmente la più diffusa, in forma acuta o sub-acuta.
La nuova norma ci pretende trans-esistenti. Si vende online una T-shirt con scritta: Trans-existence is Resistance. Resistere a che cosa? Lottare contro che cosa?
Essere apparentemente nomadi - continuando a girare come cani alla catena intorno al palo dell'Io - come nuovo paradigma dell'umano. Perché e a vantaggio di chi?
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