Sky, l'humor (nero) di “Catch-22”
mercoledì 22 maggio 2019
«Chi è pazzo può chiedere di essere esentato dalle missioni di volo, ma chi chiede di essere esentato dalle missioni di volo dimostra di non essere pazzo, perché solo un pazzo vorrebbe continuare a volare in quelle missioni». È il famigerato Comma 22, oggetto immaginario ma verosimile dell'omonimo romanzo antimilitarista di Joseph Heller del 1961 e di conseguenza del film del 1970 diretto da Mike Nichols e ora dell'attesa serie in sei episodi, Catch-22, in onda il martedì, da ieri sera, alle 21.15 su Sky Atlantic, che racconta le avventure di uno squadrone di giovani aviatori dell'esercito americano di stanza in Italia durante la seconda guerra mondiale. Al centro della vicenda c'è il capitano John Yossarian (Christopher Abbott), un bombardiere della Usa Air Force, che si ritrova suo malgrado in terra straniera con il solo obiettivo di tornare a casa prima possibile. Per essere esentato dalle missioni di volo prova a dichiararsi pazzo, finendo per incappare nel paradossale Comma 22, che dice tutto e il contrario di tutto, dimostrazione dell'ipocrisia di certi regolamenti militari e dell'assurdità della guerra. La serie tv, targata Sky original, è prodotta, diretta (nel caso di due episodi) e interpretata da un George Clooney con baffetti e aria invecchiata nei panni dell'isterico, rabbioso e sadico tenente Scheisskopf, comandante istruttore dei cadetti, capace di processare un soldato che ha perso i sensi durante una parata accusandolo di essere «inciampato senza permesso». La denuncia, nel caso di Catch-22 di Sky, viaggia quindi sul piano della satira, ma anche dell'humor nero. Si pensi al mitragliere che muore spedito per errore in missione solo perché gli è stata indicata la tenda sbagliata: il quartier generale anziché l'amministrazione. E c'è pure il dramma. Non è un caso che la serie inizi con il volto insanguinato e l'urlo disperato di Yossarian, antieroe ribelle, per poi aprirsi in un lungo flashback che racconta i formalismi della vita militare e le scene di guerra con un parlato, come suol dirsi, da caserma (non potrebbe essere diversamente), ma anche con dialoghi alquanto discutibili come quello sull'esistenza o meno di Dio tra Yossarian e l'amante nonché moglie di Scheisskopf.
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