Sappiano i tuoi follower ciò che fa la tua destra
domenica 30 settembre 2018
Oggi a Marsiglia, in cattedrale, si svolge il rito di beatificazione di Jean-Baptiste Fouque, instancabile «prete sociale» vissuto nella metropoli francese a cavallo tra Ottocento e Novecento. «Una notizia che fa proprio al caso suo», mi scrive Emilia Flocchini mentre sta redigendo il relativo post per il suo blog "Testimoniando" ( tinyurl.com/y7nj5hbp ). A prima vista non mi è facile intuire il rapporto tra quel beato morto quando (la) digitale era per tutti solo un'erba e questa rubrica non era neanche immaginabile, ma do un'occhiata ai link e vedo che è proprio così. Tra le iniziative di accompagnamento all'evento, la diocesi di Marsiglia ha infatti lanciato ( tinyurl.com/y88g2na8 ) quella che definirei una «novena della carità» online: ha chiesto ai marsigliesi, a partire dal 21 di settembre e sino a oggi, di compiere, come fece per tutta la vita Jean-Baptiste, una «buona azione» e di raccontarla sui social network, contrassegnandola ovviamente con un hashtag, #faistaba. In fatto di bisognosi, il neobeato non si è fatto mancare nulla: malati e feriti di guerra, bambini e adolescenti abbandonati ed emarginati, disabili, anziani; per ciascuno ha fondato un'opera, tuttora attiva. Così chi si è ispirato a lui, aderendo all'iniziativa della diocesi, non ha avuto che l'imbarazzo della scelta, ferma restando la libertà di fare una B.A. (Bonne Action) ovunque se ne vedesse la necessità. «Qualcuno ha pulito le spiagge, qualcun altro ha visitato un malato, altri ancora hanno aiutato le suore di madre Teresa di Calcutta a distribuire il cibo ai poveri, oppure hanno invitato a donare il sangue», scrive Emilia Flocchini, che ha esplorato ben bene l'hashtag di cui sopra. Certo, qualcuno obietterà, Vangelo alla mano, che le opere buone non sono cose da sbandierare in Rete. Ma se te lo chiede la tua Chiesa, con un buon motivo e raccomandandoti di incoraggiare il tuo prossimo a fare altrettanto, come dire di no?
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