Salvò ebrei e partigiani, a Dachau il suo Calvario
venerdì 1 aprile 2016
Dall'amore per la Sacra Scrittura alla difesa degli ebrei perseguitati dal regime fascista e nazista: fu tra questi due punti fondamentali che si consumò il "cammino verso il Calvario" del beato Giuseppe Girotti, sacerdote domenicano morto da martire nel 1945 nel campo nazista di Dachau. Era nato ad Alba nel 1905 e nel 1923 aveva fatto la professione religiosa. Divenne prete nel 1930 e fu mandato prima all'Angelicum a Roma e poi all'Ecole Biblique di Gerusalemme. Divenne quindi docente di Sacra Scrittura allo Studium domenicano di Torino, amato e ammirato dagli studenti. Ma per delle incomprensioni fu allontanato dallo Studium, una vera sofferenza per lui. Venne poi chiamato a insegnare ai missionari della Consolata. Dopo l'8 settembre 1943 s'impegnò per nascondere e salvare ebrei e partigiani. Scoperto e arrestato nell'agosto 1944 arrivò a Dachau a ottobre.Altri santi. Sant'Ugo di Grenoble, vescovo (1053-1132); beato Lodovico Pavoni, sacerdote (1784-1849). Letture. At 4,1-12; Sal 117; Gv 21,1-14. Ambrosiano. At 10,34-43; Sal 95; Fil 2,5-11; Mc 16,1-7.
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