martedì 5 novembre 2019
Le lettrici e i lettori di questo giornale sono informatissimi sull'utero in affitto. La propaganda del biobusiness resta incessante e martellante. In Francia va all'assalto, in Italia Articolo 29 e l'Associazione Luca Coscioni stanno lavorando a due diverse proposte di legge per una Gpa cosiddetta "solidale".
La prima proposta dell'Associazione Coscioni obbligava la gestante a consegnare la creatura impedendole ogni ripensamento: una volta chiesi alla presidente Filomena Gallo se avevano previsto anche i carabinieri in sala parto. Oggi anche loro sembrerebbero pervenuti a più miti consigli, lottare non è stato inutile. Ma la sostanza non cambia.
È ampiamente dimostrato che la Gpa "solidale" è il cavallo di Troia per il mercato dei bambini, così come la regolamentazione della prostituzione - vedi Germania - ha aperto la strada a mercato prostituente e tratta.
Valga per tutti quello che capita in Grecia dove è consentita una Gpa "etica". Gestanti e fornitrici di ovociti sono quasi sempre immigrate in stato di bisogno. Secondo uno studio del locale Comitato di Bioetica, più di 6 "surrogate" su 10 sono straniere arrivate in Grecia per offrire i servizi del proprio grembo.
La polizia greca ha recentemente sgominato un'organizzazione che ha reclutato donne povere in Bulgaria, Polonia, Georgia, Albania e Romania.
Anche la Gpa "etica" è dolore, sfruttamento, business. Non molliamo.
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