giovedì 1 novembre 2007
Non chiederti cosa puoi prendere dalla vita. Chiedi piuttosto che cosa puoi dare alla vita.
Nei lager nazisti vide svanire letteralmente in fumo tutta la sua famiglia: era nato a Vienna nel 1905 e sarebbe divenuto un importante psicoterapeuta, docente in varie università americane. La frase che oggi proponiamo è sua, è di Viktor Frankl, morto nel 1997 e autore di un metodo noto come "logoterapia". Le sue parole ben s'adattano alla solennità di oggi. Infatti, il vero santo è colui che ha scelto come divisa della sua vita la legge evangelica del perdere per trovare, del dare per possedere, della gioia del distacco per ottenere pienezza. Legge paradossale che Cristo aveva appunto espresso anche in questa nota formula evocata da s. Paolo: «Vi è più gioia nel dare che nel ricevere» (Atti 20, 35).
Una delle tesi fondamentali di Frankl era quella del primato del «perché» sul «come»: nella vita, fondamentale è trovare un senso, un valore centrale (un «perché» appunto); allora si sarà capaci di vincere ogni difficoltà, di superare ogni ostacolo, di passar sopra a ogni «come». In questa luce, decisiva è la generosità nel donare e nell'amare perché ti allarga l'anima al mondo e alla vita. Se, invece, vuoi solo arraffare, conquistare, prendere, inesorabilmente ti rinchiudi in te stesso, blindando non solo la porta di casa ma anche il tuo cuore. È, questa, una lezione apparentemente semplice ma è in realtà la via stretta del Vangelo, la strada impegnativa eppur gioiosa dell'amore.
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