sabato 18 dicembre 2004
Vi offro questo sorriso senza nulla domandarvi in cambio, solo per il piacere, la gioia d"essere con voi, di condividere questo istante di vita che ci è offerto gratuitamente. Vi offro questo sorriso, sì, per il solo piacere. Sappiate che il sorriso è il pane del cuore e che il mondo è affamato di sorriso e che attende il vostro per far meglio battere il suo cuore.«Quando stavo in Belgio, andando a fare una visita in una cattedrale, avevo trovato sul banco dove abitualmente si mettono preghiere, pensieri e riflessioni spirituali questo foglietto». Così mi scrive una suora inviandomi un piccolo foglio ingiallito con questo elogio del sorriso, scritto in francese. Mi piace quella definizione: «Pane del cuore». Ciò che sostiene la nostra intimità non è, infatti, il cibo che assumiamo o l"allegria confusa che ci avvolge. È la serenità, la dolcezza di sentirsi amati, non dimenticati e isolati. E la via per offrire questo dono di vicinanza e di affetto è il sorriso.Basta solo un istante per sorridere ed è come se la vita fosse attraversata da un raggio di sole. Spesso la nostra esistenza scorre tra tensioni e scontri; la musoneria è l"atteggiamento più comune. Anche lo scherzo che diverte si è trasformato in ghigno feroce e persino in aggressività. Qualche sera fa il ragazzo di alcuni miei amici si era imbattuto nella parola "grifagno" e me ne aveva chiesto il significato. Gli avevo spiegato che è un"immagine desunta dagli uccelli rapaci e predatori e che significa "truce, minaccioso, cupo in volto". Il ragazzo aveva concluso: «Proprio come sono i grandi quando vanno per strada». Sì, noi adulti non riusciamo più a sorridere, anche «solo per il piacere» di vivere.
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