Maternità, online anche i riposi giornalieri e l'assegno dello Stato
martedì 23 ottobre 2018
L'uso del computer per richiedere i sussidi dell'Inps diviene obbligatorio, a partire dal prossimo giorno 28, per alcune prestazioni collegate alla maternità, come i riposi giornalieri per allattamento delle madri lavoratrici e gli analoghi riposi riconosciuti dalla legge ai padri lavoratori dipendenti. Non sono più ammesse domande su carta. Anche l'eventuale documentazione sanitaria o amministrativa che accompagna la domanda deve essere allegata telematicamente seguendo le istruzioni indicate nella procedura on line.
Riposi giornalieri. L'Istituto di previdenza ricorda che i riposi giornalieri sono per-messi orari riconosciuti alle lavoratrici dipendenti in caso di parto, adozione o affidamento durante il primo anno di vita del bambino oppure dall'ingresso nella famiglia del minore adottato o affidato. I riposi spettano al padre lavoratore dipendente solo in caso di morte o grave infermità della madre, di abbandono del figlio o di rinuncia della madre, di affidamento esclusivo al padre, e quando la madre non ne abbia diritto essendo, ad esempio, casalinga, professionista, lavoratrice autonoma.
La durata dei riposi si estende a due ore al giorno se il lavoro della madre dura sei o più ore, scende a un'ora se il lavoro dura meno di sei ore giornaliere. Con i gemelli i riposi si raddoppiano, invece si dimezzano se il bambino è affidato a un asilo nido. In ogni caso i genitori beneficiari devono essere già assicurati all'Inps per la maternità, avere in corso un lavoro dipendente e aver usufruito del congedo di maternità.
L'Inps precisa che il riposo della madre deve essere richiesto al datore di lavoro e all'Inps solo se si osserva il pagamento diretto, mentre quello del padre si chiede anche all'Inps sia quando è a pagamento diretto sia a conguaglio, eventualmente con l'aiuto di un ente di patronato.
Assegno di maternità. La domanda on line è ora obbligatoria anche per l'assegno di maternità che l'Inps paga direttamente, ma per conto dello Stato, per ogni figlio nato, e per ogni minore in affidamento preadottivo o adozione, ai lavoratori occupati in attività discontinue e in precarie condizioni economiche. L'importo dell'assegno per gli eventi avvenuti nel corso del 2018 è di 342,62 euro per cinque mesi, per complessivi 1.713,10 euro liquidati in unica soluzione su conto corrente bancario o postale. La domanda deve essere presentata entro sei mesi dalla nascita del bambino o dall'effettivo ingresso del minore in famiglia nel caso di adozione o affidamento, oppure in Italia in caso di adozione internazionale. L'assegno è concesso se l'Isee della famiglia non supera i 17.141,45 euro.
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