La meraviglia dell’ordinario
sabato 20 aprile 2024
Laudato si’, l’enciclica di papa Francesco sulla cura della casa comune, ha fortemente segnato la vita della comunità cattolica negli ultimi anni. Grazie alla sua forza evocativa, quel testo del papa ha anche contribuito a risvegliare nei credenti la consapevolezza che Dio è creatore e che la bellezza della creazione assume il valore di un segno visibile della gloria del Creatore. Così, quegli scrittori che ci aiutano a rinnovare un’attenzione stupita alla meraviglia diventano preziosi alleati nel farci portatori di quella «mistica dagli occhi aperti», come la chiamava il teologo Joseph Baptist Metz, che sa guardare la storia e il mondo scorgendovi l’agire di Dio. Wendell Berry, scrittore americano che ha ambientato i suoi romanzi in un immaginario borgo agreste, Port William, in Kentucky, ci restituisce questo senso di stupore naturale che trascolora ben presto nella lode al Creatore. Parlando del protagonista di Un mondo perduto (Lindau), zio Andrew, scrive: «A dispetto della sua impazienza e a volte immensa esasperazione davanti ai nostri limiti, ci trasmise anche l’amore per le ordinarie meraviglie dell’agricoltura e della vita all’aria aperta, e lo straordinario piacere che gli suscitavano. Poteva essere assorbito ed esaltato dallo spettacolo di una mandria di mucche al pascolo o di una volpe che attraversava il campo». © riproduzione riservata
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