mercoledì 27 marzo 2019
«Uno va avanti. E il tempo pure va avanti, finché ci si scorge di fronte una linea d'ombra che ci avverte di dover lasciare alle spalle anche la regione della prima gioventù. Questo è il periodo della vita che può portare (...) momenti di tedio, di stanchezza, di scontento. Momenti d'irriflessione». La linea d'ombra di Joseph Conrad, è un grande romanzo di mare, e di iniziazione alla vita; il suo titolo è divenuto subito una metafora universale: quando si è nella piena gioventù, e si procede nella vita allegri, frementi, con un po' della sana incoscienza che quell'età inebria, non ci si rende conto del passare del tempo. Il quale invece va avanti, come noi. E di colpo il giovane si rende conto che qualcosa sta cambiando: una linea d'ombra gli appare, come una soglia da oltrepassare: inizia la vita come esperienza. Nel capolavoro di Conrad questa linea d'ombra appare sul mare e il capitano dovrà affrontare la desolazione della bonaccia: ma il romanzo, come tutte le storie di mare, adombra l'avventura dell'uomo sulle acque dell'esistenza. Riuscire, come il protagonista di Conrad, a riconoscere, raggiungere e superare la linea d'ombra. Passare la gioventù: non dimenticarla, ma farne esperienza e memoria, fruttificante nell'uomo che sta maturando.
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