Insegnare si può Basta non prendersela con il “sistema”
venerdì 10 febbraio 2017
La settimana scorsa i giornali hanno dato notizia di un fatto culturale dei più allarmanti: gli studenti che arrivano all'università mancano sempre più spesso di attitudini, capacità e nozioni che avrebbero dovuto acquisire alle scuole elementari o nel ciclo inferiore delle scuole medie. Non sanno usare la lingua scritta, leggono poco e fanno fatica a interpretare un comune articolo di giornale. Da un lato “tutti scrivono” e vogliono scrivere romanzi e poesie: si direbbe perciò che la nostra penisola sia un paese di letterati. D'altro lato, perfino la conoscenza di grammatica e ortografia sembra in declino anche in quella categoria per definizione “rappresentativa” che sono i politici. E non parliamo delle lingue straniere. Pur non essendo dei poliglotti, dovremmo sapere che il francese, lo spagnolo e il tedesco non si pronunciano come l'inglese. Neppure i giornalisti hanno preso coscienza di questo. Nei telegiornali succede non di rado che venga esibita la pronuncia inglese anche quando si sa che quel nome e quel termine non sono inglesi. Ma fermiamoci al saper scrivere. Gli stessi intellettuali e docenti universitari che hanno denunciato il problema, si affrettano a dire non solo che non è colpa degli studenti, ma che non è neppure colpa degli insegnanti. È colpa, dicono, dei programmi ministeriali e delle cattive riforme. Sarà in parte vero. Ma non può essere vero che il colpevole sia il governo e il “sistema”, mentre gli individui sono sempre innocenti. Se lo si crede, si immaginano gli individui come irresponsabili e inconsapevoli rotelline di una macchina infernale. Il guaio, secondo me, è proprio qui. Finché i vizi dei singoli vengono assolti o dati per inesistenti, nessun sistema, nessuna istituzione, nessuna amministrazione funzionerà mai. Perché gli insegnanti non insegnano a scrivere? È vero che nessuno glielo chiede e glielo ordina. È però anche vero che evidentemente non vedono il problema perché non sanno affrontarlo: perché loro stessi non scrivono o non sanno scrivere. Insegnare a scrivere, cioè a lavorare sulla trasformazione della materia mentale in materia verbale, è invece una delle attività didattiche più appassionanti. Basterebbe provarci. E cominciare a chiedersi come praticamente si può fare. Cari insegnanti, nessuno ve lo ordina, ma per favore fatelo di vostra iniziativa.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: