In aumento gli energumeni culturali che si credono Kafka o Gadda
sabato 17 luglio 2010
Gli energumeni culturali... Mi sembra che siano in aumento. Chi sono? Proverò a descriverli. I dizionari intanto mi dicono che l'energumeno è un ossesso, un invasato, un prepotente, un bestione, un prevaricatore rissoso. A me pare che l'energumeno culturale o letterario sia anzitutto uno che ha capito fin troppo bene l'importanza della pubblicità. Ne fa un uso ossessivo a proprio vantaggio. Ha scoperto che quando si sente un individuo ripetere «Io sono un genio e voi non siete niente», la cosa fa colpo. Resta nella memoria. Il problema se sia vero o falso che l'energumeno sia un genio, è questione secondaria. Di solito l'energumeno ha qualche qualità: è molto energico e soprattutto non tace mai. Si è fatto di sé un'idea gigantesca e fa sempre il possibile per ricattare chiunque incontri. L'energumeno culturale ti viene incontro dicendo così: «Guarda che io sono un genio. Se mi contraddici, corri un grosso rischio. Farai la figura di chi perseguita la genialità, cerca di soffocarla perché è invidioso».
L'energumeno letterario scrive romanzi, come molti altri: ma più voluminosi, con molte più parole dentro. Non gli piace però che qualcuno dopo averli letti ci rifletta prima di dire che sono capolavori. L'energumeno letterario si identifica stranamente con Kafka, che fu il meno autopromozionale, il meno spavaldo degli scrittori, pubblicò pochissimo e chiese che dopo la sua morte fossero bruciati i suoi manoscritti. L'energumeno letterario si identifica spesso, chissà perché, anche con Gadda, che era timido e incerto. L'energumeno non capisce cos'è un genio, capire è sterile. Lui grida di essere un genio e per dimostrarlo scrive molto. Se poi i critici non parlano di lui come se fosse Proust e Dostoevskij, allora se la prende. Dice che i critici sono esseri inutili e non dovrebbero esistere. L'energumeno culturale è specializzato nel mettere in giro false dicerie su chiunque non si metta al suo servizio. A volte, se ci riesce, diventa un energumeno televisivo. E così raggiunge la perfezione.
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