Il trionfo mondiale della plastica minaccia Terra e oceani e ci trasforma
sabato 16 febbraio 2013
La saggia decisione della rivista di geopolitica "Limes" di ripubblicare una serie di articoli di questi ultimi anni divenuti ormai "classici" (niente è inedito come il già edito!) ci offre un prezioso fascicolo intitolato «Quel che resta della Terra». Se ne avessi l'autorità, consiglierei di leggerlo. In materia di disastri ambientali e di conseguenze attuali o a breve termine (sanitarie, sociali, politico-militari ecc.) nessun allarmismo è esagerato. Il trionfo mondiale dell'industrializzazione o sviluppo capitalistico in paesi come Cina, India e Brasile, moltiplica il potenziale umano di distruzione. Si ipotizza che presto «gli scontri militari rischiano di essere più facilmente scatenati da un disperato bisogno di risorse naturali» che da conflitti ideologici, nazionali o religiosi.L'articolo che più mi ha colpito è quello che riguarda la scoperta nel 1997, all'altezza della California, della «più grande discarica galleggiante esistente», una gigantesca "zuppa di plastica» formata da miliardi di frammenti trasformati ma non distrutti dall'oceano. La sua estensione non è stata calcolata, può essere vasta come due volte il Texas o perfino come gli Stati Uniti. «Per miglia e miglia» racconta lo scopritore Charles Moore «salivo sul ponte e intorno a me c'era solo plastica, tutta la robaccia che abbiamo buttato in acqua negli ultimi cinquant'anni». Si aprono le viscere di pesci e uccelli morti e si trovano decine di "coriandoli" di plastica. Sulla superficie degli oceani compare solo il 15% dei rifiuti, l'altro 85% è depositato nei fondali: bambole, spazzolini, mattoncini di lego, buste, bottiglie, piatti, tappi…Smetto di scrivere e da una bottiglia di plastica bevo acqua minerale perché da queste parti c'è arsenico in quella di rubinetto. Il contenitore di vitamine che ho sul tavolo è di plastica, la penna con cui scrivo, l'astuccio degli occhiali, la radio, il lettore di Dvd sono di plastica… Mi alzo e mi guardo allo specchio. È di plastica anche la montatura dei miei occhiali. Forse anche io sono di plastica al 50%.
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