venerdì 10 febbraio 2012
Il Signore sarà un riparo per l'oppresso, in tempo di angoscia un rifugio sicuro.
(Sal 11,10)Tempo di crisi, la parola oscura visita il quotidiano, nient'altro sembra interessare il mondo prigioniero dell'unica dimensione, costretto dall'illusione di un'economia diabolica a fare i conti con il fallimento di un modello di vita che avrebbe voluto tutti benestanti senza valori, tutti ricchi senza fatica, successo garantito con pochi sforzi. Non c'era crisi nel mezzo degli affari quando all'onore della parola si preferiva lo scaltro guadagno, quando alla fedeltà della promessa fatta si sostituiva il baratto dei sentimenti malati, quando per colpa dell'arricchimento spavaldo degli arrampicatori in troppi già facevano la fame. Il modello dell'economia malata consegnava una società compromessa alla regola delle non regole, ai valori del non valore, unico vantaggio il portafoglio, unica frontiera da raggiungere il capitale. Voce di uno che grida nel deserto delle idee e ancora risuona nel garantire approdi di speranza agli uomini di buona volontà, costretti dalla precarietà a cercare in se stessi la risposta. Il mio Signore è la risposta, lo è sempre stato, e lo sarà per quanti lo ricorderanno anche in tempo di sventura, per quanti in tempo di angoscia sapranno che è l'unico rifugio sicuro, non fuga dalla lotta ma significato per ogni battaglia, per ogni impresa.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI