venerdì 9 marzo 2012
Mi conceda Dio di parlare secondo conoscenza e di pensare in modo degno dei doni ricevuti (Sap 7,15).

«Voi siete la luce del mondo», parole impastate di terra e di cielo donate dal Maestro di Galilea ai viandanti della storia, a coloro che forti di Lui faranno di ogni sillaba uscita dalle loro labbra forza per rinnovare il mondo, per riscattarlo dal buio delle tenebre e ridare ampiezza di luce a ogni avvenimento. Usciti allo scoperto, e mai più costretti al silenzio dalla menzogna, i messaggeri della luce sanno che la verità è via di bellezza e la conoscenza del vero premessa per ogni giustizia. Usare la propria intelligenza per investigare il segreto delle cose è dell'uomo, ma i messaggeri della luce sanno mettere sole nei propri intenti, aprire il pensiero all'estensione immensa del Cielo. Per salire in alto, sempre più in alto, bisogna conoscere la via e solo chi abita in alto può indicarne la strada, solo a Lui è concesso darne il permesso. I doni ricevuti dalle sue mani sono indicazioni di percorso per salire in alto, la sapienza del cuore ricercata come luce dei pensieri è forza per dare consistenza ai doni. Domandare al Signore la luce della mente è cosa buona e giusta, perché se i pensieri della mente saranno i suoi e la sua luce la invaderà, la verità troverà alloggio sulle labbra.
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