Come mi vedono, cosa siamo: le risonanze del post di un prete
domenica 17 settembre 2023

Sulla pagina Facebook di “Ancora On Line”, settimanale della diocesi di San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto, è in evidenza e non smette di ribollire il link a un post che il settimanale stesso ha ripreso lo scorso 10 settembre dal blog personale di don Gian Luca Rosati, dove è intitolato “Siamo Chiesa!”. Le condivisioni complessive sono quasi 850, mentre le reazioni al post in senso stretto sono più di 300, con una sensibile prevalenza di confratelli sacerdoti. È stato il direttore di “Ancora On Line”, Simone Incicco, ad attirare la mia attenzione su questo post e sulla sua risonanza, con giusta ragione.
Parroco a Cristo Re (Porto d’Ascoli, San Benedetto del Tronto), 41 anni in questi giorni, don Rosati non è un presenzialista della Rete: tiene un blog da diversi anni, ma vi prende la parola una/due volte a settimana, mentre sui social compare solo attraverso la pagina della sua parrocchia. La forza e la popolarità di questo recente post stanno dunque interamente nel contenuto. A tutta prima sembra un vigoroso sfogo, pur mitigato dal sorriso dichiarato alla prima riga. Elenca infatti «come la gente lo vede»: da burocrate a organizzatore di eventi, da responsabile della sicurezza ad acchiappafantasmi («Alcune richieste di benedizione delle case hanno tutta l'aria delle telefonate ai ghostbusters, e non sto facendo ironia», spiega), da idraulico a «guastafeste» (per certi “no” riguardo ai matrimoni). Di qui la parodia di chi attribuisce «al prete che non ci sa fare» (o al vescovo, o al Vaticano) tutta la «colpa» della propria presa di distanza dalla vita comunitaria, o anche solo dalla Messa e dal Vangelo. La conclusione smarca decisamente don Rosati da eventuali sospetti di fare apologia clericale: «La vocazione comune che abbiamo ricevuto con il battesimo ci rende tutti ugualmente responsabili della Chiesa di cui siamo membra vive, del tesoro che abbiamo trovato». Perciò «non tiriamoci indietro» ma «alziamoci in piedi e a Cristo che ci chiama rispondiamo tutti il nostro “Eccomi!”, e siamo Chiesa!!!». Mi sono chiesto se si poteva qualificare questa conclusione come «sinodale»; poi ho letto sul blog il precedente post di don Rosati, intitolato «Sinodo», e non ho più avuto dubbi.

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