Se l’auto elettrica costa come la bici qualcosa non va
Annunciato come sempre con scellerato anticipo, ma in vigore solo da metà Ottobre, il nuovo pacchetto di incentivi statali per le auto elettriche - accessibile in base al reddito Isee e alla residenza - è stato anticipato da molti marchi che hanno avviato iniziative autonome per ridare slancio alle vendite
Annunciato come sempre con scellerato anticipo, ma in vigore solo da metà Ottobre, il nuovo pacchetto di incentivi statali per le auto elettriche - accessibile in base al reddito Isee e alla residenza - è stato anticipato da molti marchi che hanno avviato iniziative autonome per ridare slancio alle vendite. Ma con risultati paradossali. E la quasi certezza che ogni elettrica venduta sia un bagno di sangue per i costruttori. Un esempio: sulla 500 elettrica, Fiat ha tagliato i listini fino a 7.550 euro e introdotto un bonus permuta fino a 2.950 euro con finanziamento. La versione entry level, che ora parte da 23.900, con il massimo degli incentivi statali e il bonus della casa, è offerta a 9.950 euro (13.950 euro di risparmio). Anche Leapmotor, il marchio cinese di Stellantis, aggiunge 3.000 euro di sconto all’incentivo statale: la T03 parte quindi da 4.900 euro, e costa meno di una bici elettrica. Bene insomma, ma non benissimo.
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